Donnerstag, 15. März 2018

"Ceterea censeo, "X" delenda est" ovvero "false flags all around". 

Affinché uno Stato (chiamiamolo per comodità “A”– numericamente una  piccolissima parte dell’umanità) possa continuare a vivere sullo sfruttamento del resto del mondo, tre sono le condizioni irrinunciabili:

1)       la liquidazione o sottomissione di tutti i rivali;

2)       il controllo interno,  con concentrazione del potere in un’oligarchia economica sempre più ristretta ma intoccabile e quindi in grado di controllare tutte le istituzioni politiche ed amministrative anche tramite il dominio dell’informazione e quindi della pubblica opinione (che di fatto deve rispecchiare in scala 1:1  quella del gruppo dominante).

3)       l’asservimento delle menti  svuotando ogni possibile dissenso tramite la farsa chiamata “democrazia” che, di fatto è ridotta alle commedie elettorali direttamente pilotate. Questo punto non sembra ancora del tutto acquisito nello Stato “A” che prendiamo come esempio, infatti qualcosa non ha funzionato e gli elettori nell’ultima tornata hanno “votato male”: ovviamente si è trattato di  un errore di funzionamento del sistema suddetto, qualcosa è sfuggito al controllo. Si porrà rimedio, ma per non mettere in pericolo il credo nel funzionamento curioso di questa “oligarco-democrazia”  si è dovuto ricorrere al nemico esterno, ipotizzando una manomissione del meccanismo elettorale ad opera di un rivale (chiamiamolo per comodità Stato “X”).   Nessuno finora ha notato quanto ridicola è la logica conseguenza: se i cittadini dello Stato "A" preferissero veramente credere alle informazioni diffuse dallo Stato "X",  ciò significherebbe che nella loro maggioranza hanno perduto la fducia nei propri mezzi di informazione, e ciò sarebbe spiegabile unicamente nel caso in passato questi media avessero diffuso a getto continuo menzogne, cosa ch enon si può in effetti escludere.     

Sicuramente inutile aggiungere che stiamo parlando degli USA e della Federazione Russa.  Ma il meccanisno è identico a tutti i precedenti storici, Roma e Cartagine ad esempio. Cambiano i giocatori, ma il meccanismo è sempro lo stesso: il noto motto di Catone è ripreso oggigiorno in bocca daíl cogl.. ..oni di turno “Ceterea censeo, Mosca delenda est”.

La manovra di accerchiamento e sventramento della Federazione Russa (sul modello della ex Jugoslavia e prima di esso dell'ex-impero ottomano ) è pianificata da lunga data. Da un lato c'è la campagna mediatica che si serve di metodi propagandistici sempre più beceri per tastare la credulonità delle masse. Come si può infatti credere che, se i servizi segreti russi volevano liquidare una loro ex spia doppiogiochista, non l'abbiano fatto mentre lo avevano per oltre un lustro in carcere, ma l'abbiano restituito all'Inghilterra per compiere poi colà l'operazione. e che invece di servirsi dell'ampio armamentario di metodi che non lasciano tracce, si siano serviti esattamente di un veleno immediatamente riconducibile alla produzione sovietica? Attribuire a Putin ex capo del KGB una simile incompetenza è come attribuire ad un grande maestro di scacchi il "matto del barbiere").

Chiaramente dunque, sia per metodo che per tempistica si tratta di una operazione "false flag", confermata dal fatto che la vispa Theresa May ha dovuto esautorare il sistema poliziesco-giudiziario britannico, che credevamo finora ancora indipendente dal governo, per tranciare in sua vece il giudizio e decidere chi era il colpevole.
L'altra costituente della strategia antirussa è la crescita esponenziale delle spese militari in Occidente, imposta ai poveri cogl..oni dei Paesi occupati dalla NATO in Europa, non certo per la finalità dichiarata (difendersi da un fantomatico attacco russo) quanto per costringere la Russia a svenarsi a sua volta in spese militari.

L'apparato militare russo ha capito in tempo il tranello ed ha conseguentemenete sviluppato armi atomiche non intercettabili invece di spendere somme enormi come sta facendo lo stato "A" per sistemi anti-missilistici molto più dispendiosi e di dubbia efficacia. Dunque anche questa un’arma spuntata: la Federazione russa punta chiaramente a ricostruire con altri mezzi e senza orrende spese militari che ne comprometterebbero l’economia, a ricostruire e mantenere l’equilibrio del terrore, che a partire dagli anni '50 del secolo scorso è stata finora l’unica garanzia contro una guerra atomica.
Non è un quindi caso che l'attuale fattaccio di cronaca, benché certo da lungo pianificato, sia stato attuato esattamente pochi giorni dopo le rivelazioni di Putin sul possesso e sviluppo della nuova generazione di missili ed a ridosso della sua rielezione, che non può essere impedita e quindi al massimo il velleitario tentativo di intaccarne il grande livello di popolarità che non ha pari nel mondo occidentale.

La terza strategia infine, quella dello strangolamento economico tramite sanzioni si è rivelato addirittura controproducente (perdite enormi per agricoltura e industria in Europa) perché ha indotto la Russia a riordinare il proprio settore agricolo fino ad allora trascurato. L'altro tentativo di colpire col ribasso del prezzo del gas e petrolio ha danneggiato più l'occidente ed i suoi vassalli (in particolare l' Arabia Saudita ma anche le imprese che ricavavano il gas e petrolio col sistema costosissimo della fratturazione idraulica).
Il patetico e ridicolo tentativo di diffamare la Russia con operazioni come quella commissionata alla vispa Theresa (che non si è potuta rifiutare poiché il suo seggio è traballante ed ha necessità vitale di fare qualcosa per deviare le critiche alla propria incapacità di gestire il Brexit) comporta però notevoli pericoli, poiché una volta rivelatesi inutili tutte queste imbecillità criminali non resterà che la provocazione finale alla quale la Russia dovrà rispondere: temo che non tarderà, la data non la conosciamo ma il luogo è quasi certo: un attacco USA a Damasco, prima che Assad riesca a liberare del tutto la Siria dai terroristi mercenari made in USA.

E per concludere, nonpoteva mancare l'ennesima figura nauseabonda delle marionette dei vari governi europei, che si sono affannate in ignobile gara ad esprimere “solidarietà” alla vispa Theresa (solidarietà per che cosa? Per la perdita di una spia ?): anche un bambino capirebbe che è stata un doveroso inchino loro imposto dalla NATO, il cui desiderio di veder potenziate le spese militari trova crescente opposizione nelle popolazioni europee, non soltanto nei Paesi colpiti dalla crisi economico-finanziaria tuttora irrisolta ma anche in quelli che pur essendosi sottratti dall’infezione dell’euro, non hanno interesse a confrontazioni militari sul proprio territorio imposte che lo Stato "A" cerca di loro imporre per i propri luridi interessi egemonici.   

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