Mittwoch, 12. April 2017

Effetti devastanti del gas SARIN anche in Italia: a Lucca le prime vittime.

Tutti i governi dell’UE superano brillantemente la verifica di obbedienza atlantica ordinata dal TrumPentagono.


IL SARIN utilizzato in Siria nella più cinica “false flag operation” del secolo non soltanto ha provocato un’ottantina di morti nelle immediate vicinanze, ma addirittura a migliai di chilometri di distanza ha avuto effetti gravissimi. Questo gas letale colpisce infatti i centri nervosi. Il contatto diretto provoca la morte, quello a distanza unicamente il blocco celebrale, cioè annienta le facoltà di connessione logica, ragionamento e percezione della realtà, causa vaneggiamenti e abulia, annienta la volontà.
Le vittime divengono facile preda della volontà di dominio di chi utilizza questo gas. I sintomi sono stati evidentissimi a Lucca, fra tutti i capi di governo dell’UE colà riuniti agli ordini dell’imperialismo statunitense e del suo braccio armato/forza di occupazione coloniale in Europa, alias NATO. Ulteriore effetto, questo per chi ha  osservato le vittime suddette, è stata la nausea seguita da vomito, cosí almeno per alcuni dei commentatori  che hanno assistito alla cerimonia di sottomissione dell’UE agli  ordini USA in quel di Lucca.   
Si  è trattato di una indispensabile verifica sulla disponibilità degli “alleati/vassalli” europei ad obbedire agli ordini del militarismo statunitense. Geniale nella sua intrinseca perversione la modalità: chiedere l’approvazione di una linea politica in termini vaghi no avrebbe avuto la forza probante che invece ha avuto l’imposizione di … credere l’incredibile.
Che infatti l’esercito siriano non avesse più avere alcun gas venefico era stato ampiamente verificato dall’apposita commissione internazionale. Altrettanto noto era che due dei depositi di quel gas erano nella zona occupata dai “ribelli moderati”.  Questo eufemismo merita un commento en passant: nessuno si indigna nel sentire un tale controsenso,  la stampa mainstream ha fatto suo questo concetto aberrante:   sarebbe un po’ come  parlare di “prostitute pudiche coi loro magnacci affettuosi”  o di “ladri onesti”, “assassini pietosi”, “imbecilli ragionevoli”.  Più che moderati questi ribelli siriani (ma in gran parte stranieri ) sono “monitorati” dal Pentagono.
È dunque bastato un semplice ordine e costoro hanno eseguito quanto loro richiesto dai mandanti.
L’obbedienza dei fantocci dell’UE è stata esemplare: non una sola defezione, tutti a ripetere le parole messe loro in bocca dal burattinaio, senza arrossire pur sapendo di mentire spudoratamente.
E questa è stata in effetti la verifica: credere il credibile non è prova di fedeltà come credere l’evidente menzogna: chi si presta a tale bassezza dimostra il proprio totale asservimento  
al padrone, la cieca obbedienza perinde ac cadaver.
Di fronte alle menzogne di Colin Powel nel 2003 l’allora governo tedesco aveva trovato il coraggio di dire di no, al contrario di quello italiano , spagnolo e di altri Stati servi che si erano inchinati a coprire la palese menzogna. Anche allora era evidente che le famose fantomatiche “armi di distruzione di massa” Saddam non le aveva:  lunghi mesi di indagini intutto l’Irak lo avevano inconfutabilmente verificato. E quindi il Pentagono sapeva che non c’èra alcun pericolo ad invaderlo. Nessun generale per quanto temerario avrebbe mai rischiato un’invasione se ci fosse stato anche un recondito dubbio sull’esistenza delle armi chimiche o biologiche. Se l’aggressione fu lanciata era perché si sapeva che  non c’èra più alcun pericolo per gli invasori. Salvo poi a pentirsene per il risultato (a meno che non fosse  proprio questo  il desiderata: guerriglia perenne e commesse militari assicurate per generazioni al fine di mantenere le forze di occupazione).


La provocazione era urgente, poiché stavano iniziando le trattative promettenti per la composizione del conflitto, sotto la tutela di Russia, Turchia, Iran e appoggio cinese. Nulla di più pericoloso per il TrumPentagono poiché avrebbe vanificato quasi due decenni di costosi sforzi per destabilizzare del tutto le regioni mediorientali quale premessa per il passo successivo, la “Jugoslavizzazione” della Federazione russa.
L’obiettivo finale del Pentagono e di tutti i Presidenti statunitensi al servizio del complesso industrial-militare è infatti, dal dopoguerra in poi, la supremazia mondiale: a qualunque costo (beninteso: vittime altrui, profitti USA).
 A Obama avevano fatto dichiarare la Russia “potenza regionale” salvo poi a correggersi ricordando che ritratta pur sempre di una potenza atomica con numero di testate pari o forse superiore a quello statunitense.
Trump ha adottato una strategia molto astuta, sicuramente progettata dai geni del male insediati nel Pentagono: fingere riavvicinamento alla Russia facendosi accusare di aver vinto grazie a  interferenze del Cremino, non servivano prove poiché, a forza di demonizzare la Russia e Putin,  la stragrande maggioranza dei manipolati cittadini americani crederebbero qualunque cosa. Se i media attribuissero la causa  delle macchie solari alla Russia troverebbe una maggioranza disposta a crederlo.  Se il Pentagono avesse voluto la vittoria della Clinton l’avrebbe ottenuta. Ma con Trump si trova incomparabilmente avvantaggiato: se le cose vanno lisce bene, se no è più facile dare la colpa al suo comportamento irrazionale. Più facile manovrare i pazzi che le carogne  come dice il proverbio. 
Ma non tutti i giochi sono fatti, l’impressione è che l’UE si trovi ad un bivio: continuare come finora rischiando la dissoluzione non appena il padrone statunitense richiederà di passare al conflitto armato con la Russia o ritrovare il buon senso perduto e  preparare la lenta ma sicura liberazione del Continente europeo dal giogo statunitense. 

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