Donnerstag, 11. September 2014

Renzi e Bèla Balassa: a ciascuno il suo modello, a qualcuno piace quello germanico … 


Sull’argomento ho già scritto recentemente qualcosetta con intenzioni più serie, ma non potevo chiudere senza citare l’economista ungherese il cui nome mi viene in mente ad ogni dichiarazione di Renzi. Il quale, poveretto, probabilmente del modello tedesco deve avere pressocché le stesse conoscenze che hanno i ciechi dei colori.     

L'effetto Balassa-Samuelson (dal nome degli economisti, l'ungherese Béla (in Wikipedia non c’è l’articolo initlaiano e no ho voglia di scriverlo io, v. però in altre lingue, es. inglese:   http://en.wikipedia.org/wiki/Béla_Balassa) e lo statunitense Paul Samuelson, che per primi lo hanno descritto e studiato) è una teoria che cerca di spiegare un noto fenomeno:  nelle economie in forte crescita si sperimenta un aumento dei prezzi di beni non commerciabili (es. servizi) che spinge verso un apprezzamento reale del cambio (espresso come rapporto tra beni commerciabili e beni non commerciabili).
Nei Paesi più avanzati, con un più alto livello di produttività nel settore dei beni commerciabili, i prezzi dei beni non commerciabili sono relativamente più alti rispetto ai Paesi più poveri. In un'area monetaria integrata, in cui i livelli di vita e di prezzo tendono a convergere, è normale osservare un tasso d'inflazione più elevato rispetto a Paesi dove il livello dei prezzi è più basso, e viceversa.
Questa differenza è per inevitabile, anzi fisiologica. Traendo le debite conseguenze da questa osservazione, è evidente che il fenomeno è essenziale al funzionamento integrato (cioè con scambi commerciali intensi) di economie con livelli di produttività diversi. I diversi tassi di inflazione servono (anzi: servivano, dobbiamo purtroppo dire) appunto ad attutire le differenze di produttività un po’ come le “airbag” nelle automobili. Allineati i tassi di inflazione viene a mancare il meccanismo di compensazione ed essendo impossibile la svalutazione monetaria si deve ricorrere arrivati alla svalutazione dei salari, la quale però, come tutte le medicine ha un effetto collaterale che in questo caso è perverso: riduce la domanda, fa diminuire gli investimenti, che a loro volta causano l’aumento della disoccupazione, che a sua volta conduce alla deflazione e via in un circolo vizioso che conduce alla recessione generalizzata, prima alla periferia e poi di lí al centro.   Non è un caso che la crisi Ucraina sia precipitata proprio quando si stava presentando il timore di recessione in Germania, che fin dall'inizio è stata la punta di diamante nell'inasprire il conflitto, col suo ancora-ministro degli affari esteri Westerwelle (di un partito come la FDP che aveva perduto le lezionied era furoi dal parlamento) sottobraccio agli estremisti di destra sul palco in piazza Maidan. 
La foga con cui la Cancelliera spinge ora per le sanzioni antirusse si spiega facilmente se si pensa che appunto  in tempi di crisi, per un Paese che vive di esportazioni, l'unico "bene" che non ha problemi di mercato sono gli armamenti. E quindi, in barba al diritto internazionale che ne vieta l'esportazine in zone di conflitto, ed ai principi morali e contro l'opinione della maggioranza della popolazione ecco iniziato lo smercio dei venditori di morte, senza alcun ritegno: sottomarini atomici ad Israele, armi ai Curdi, e il grande mercato del riarmo NATO nell'Est europeo.  Prima viene il profitto di chi finanzia il partito (e su questo era caduto anche il Cancelliere Kohl) poi la morale, come appunto ricorda Brecht nell'Opera da Tre Soldi: "Zuerst kommt das Fressen, dann kommt die Moral". 
Tornando all'effetto Balassa-Samuelson è bene ricordare infine che tutto era già previsto fin da prima dell'introduzione della sciagurata moneta unica. La citata teoria spiegava molto bene le ragioni dei  diversi tassi di inflazione all’interno di quella che poi è divenuta l'area euro, e se lo studio condotto nel 2001 per la  BCE ( http://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2001/html/sp011112.en.html)  fosse stato compreso l’euro non sarebbe ami stato introdotto provocando le folli conseguenze che conosciamo. E se i responsabili della rovina annunciata studiassero meglio questa teoria non prenderebbero le decisioni assurde che invece di risolvere il problema lo aggravano causando sacrifici gravi e soprattutto inutili ai Paesi della periferia Euro, sacrifici che sono stati preceduti da altri meno visibili al suo interno – de te fabula narrat, Germania.

Per chi desidera approfondire infine un rimando essenziale: l’effetto Balass-Samuelson è stato passato in rassegna in riferimento all’economia tedesca in uno studio fondamentale di Alberto Bagnai (http://goofynomics.blogspot.de/2013/02/bdsm-il-meraviglioso-mondo-di.html).

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