Freitag, 7. November 2014

 La metamorfosi delle monete nazionali in euro ed il processo inverso.     







“Una mattina Gregor Samsa risvegliandosi si trovò trasformato in insetto”.
Così inizia il noto racconto (Die Verwandlung) che Franz Kafka iniziò una notte di novembre del 1912. Meno noto invece il racconto del suo amico scrittore Karl Brand, morto giovanissimo, il quale nel 1916 pubblicò un’inversione del racconto kafkiano, “Die Rückverwandlung des Gregor Samsa”, cioè la riconversione da insetto a uomo del medesimo personaggio.
A questa coppia di racconti mi fa pensare la tragica metamorfosi delle monete nazionali nell’euro, poiché a ben vedere è avvenuta in fondo la stessa cosa. L’euro è la grottesca metamorfosi delle monete sovrane in qualcosa di mostruoso e repellente condannato a morire.
Ma anche la contro - metamorfosi è già avvenuta, le monete nazionali sono ritornate in tutti i Paesi d’Europa. Nell’aspetto sono ancora apparentemente euro, di fatto sono dracme, lire, pesete, …. e marchi. Infatti gli euro non hanno più lo stesso valore rispetto alle merci ed ai servizi che con esso i cittadini dei vari Stati possono acquistare. Il salario dei lavoratori nei Paesi mediterranei compra poco più della metà del salario di un lavoratore tedesco, mentre prima dell’introduzione dell’euro il potere d’acquisto era quasi comparabile.
La svalutazione ha colpito i salari, non le monete nazionali. In altri termini gli euro sono di pari valore in tutta l’area  ma entrando nelle tasche dei cittadini dei Paesi (PIGS) si dimezzano di numero.
Se ad esempio si calcolano le mensilità ora necessarie per acquistare un’auto nei paesi PIGS, ci si rende conto immediatamente che il loro numero è quasi raddoppiato rispetto ad una dozzina d’anni or sono. Tanto varrebbe dunque reintrodurre le monete nazionali di valore all’incirca dimezzato rispetto all’euro /marco tedesco. A questo punto però sarebbe la fine per le esportazioni tedesche nelle altre aree, poiché in euro = marco le merci tedesche non sarebbero più concorrenziali.  La Banca Centrale Europea e la politica tedesca sono orientate a tutto meno che a consentire il ritorno alle monete nazionali, appunto per evidenti interessi di dominio dei mercati PIGS. A ben vedere la metamorfosi c’è stata, da moneta sovrana a scarafaggio, ma il risveglio per troppi non è ancora avvenuto, cioè per coloro che considerano l’euro come ancora di salvezza mentre invece è la pietra al collo del suicida per annegamento.
Tornando alla novella, per ora abbiamo unicamente la metamorfosi orrenda da uomo a insetto, il processo inverso per quanto inevitabile ed urgente non è ancora entrato nella testa della gente ovviamente disinformata dai governanti che hanno tutto l’interesse a mantenere le cose allo stato attuale per restare al potere, soprattutto in Italia poiché se il governo attuale dichiarasse di voler abbandonare la tragica moneta unica per tornare alla lira il mostro europeo aprirebbe le fauci per inghiottirlo.       

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