Sonntag, 11. Mai 2014

  Putinologia o puttanologia ?

La stampa ed i media occidentali ed in particolare nell'UE nel riferire e commentare la situazione in Ucraina e l'atteggiamento della Federazione Russa sembrano guidati tutti da un cartello che per brevitá si potrebbe definire "revival della russofobia". Ciò che più meraviglia sono i commenti che essenzialmente hanno un solo comune denominatore: con vacillante logica e opportunistica selezione di fatti (tacendo le cose scomode) condita da roboante retorica e dogmatica russofobia spiegano agli sprovveduti lettori che tutto ciò che avviene era stato da lunga data programmato e segue una strategia escogitata da colui che viene additato come il demonio di turno, Putin. 
Invece di entrare nel merito e cercare di conoscere la volontà delle popolazioni interessate l'Occidente con un atto di suprema arroganza ha semplicemente dichiarato "illegale" il referendum in Crimea, senza peraltro entrare nel merito se esso rispecchiasse o meno la vera volontà popolare in Crimea.
Al contrario è stata dichiarata tout court immediatamente ed acriticamente come unanime volontà popolare quella dei violenti oppositori armati di piazza Maidan, la cui tribuna ha visto sfilare i rappresentanti dell'Occidente (EU, USA), in pellegrinaggio a questo improvvisato santuario della democrazia eretto con evidente professionalità e dovizia di mezzi (difficile credere che fosse autofinanziato dai giovani disoccupati colà accampati, d'altra parte gli USA hanno apertamente dichiarato la cifra di miliardi di $ investiti in Ucraina per la democrazia - e da Bush in poi sappiamo che cosa significa per loro l'esportazione della democrazia) . Mentra la volontà dei cittadini in Crimea non è stata ritenuta degna di alcuna investigazione (equazione: referendum illegale=  volontà popolare inesistente) l'Occidente ha legalizzato e santificato le proteste di piazza Maidan con un appoggio pieno ed incondizionato, senza distinguere se si trattasse di democratici o fascisti (pur di rovesciare il legittimo ancorché corrottissimo governo di Janukovic tutto andava bene).
Ed infatti: non era la lotta alla corruzione ma l'asservimento dell'Ucraina agli interessi occidentali il vero scopo delle vergognose ingeenze e della chiara sobillazione e sostegno al colpo di Stato (commerciali per l'UE, strategici=NATO per gli USA).     
Putin dovrà dunque compiere un viaggio in Occidente per scoprire ciò che ... deve volere, visto che da USA ad EU tutti affermano di sapere da lunga data ed in dettaglio, ciò che egli vuole.
I fatti dimostrano però che le reazioni della Federazione russa hanno invece sorpreso tutti.
Dunque o i sedicenti "putinologi" (probabilmente piuttosto "puttanologi") mentono millantando per conoscenza di causa la loro primitiva, astorica ma radicale russofobia o se veramente sapevano (parlo di UE ed USA) allora appoggiando e sobillando le proteste a Kiew hanno voluto provocare esattamente ciò che è poi successo (e che ci si poteva logicamente attendere anche senza profonde conoscenze geopolitiche): si ripete al contrario la situazione di Cuba nel 1962: minacciati sotto casa propria gli USA rischiarono il conflitto termonucleare, Putin soto minaccia di perdere le basi per la flotta del Mar Nero si è limitato a correggere l'errore di Kruschiov e la Crimea è tornata alla Russia, che se l'avesse voluto, poteva farlo ben prima. Quando Bush lanciò la guerra preventiva di stile hitleriano ed invase l'Irak, di fronte ad una tale criminale e crassa violazione della sovranitá di un Paese nessuno avrebbe avuto la sfacciataggine di condannare come "violazione del diritto internazionale" la pacifica annessione (che poi è in realtà semplicemente un ritorno alla madrepatria) della Crimea tramite referendum.
La perversione attuale del pensiero occidentale è tale che quando sono in gioco gli interessi strategici degli USA e dei suoi servi UE qualunque mezzo è lecito, e chi si oppone o semplicemente difende i propri interessi minaciati viola appunto il "diritto internazionale" che sarebbe meglio ribattezzare come "lex leonis".
E per finire, i servi UE in una forma di autoflagellazione e subordinazione incondizionata al diktat USA si sono affrettati a sottoscrivere tutte le sanzioni antirusse (spacciate per anti-Putin anche se vanno a colpire esattamente le popolazioni che falsamente pretendono di difendere !). E in aggiunta, con ogni evidenza si tratterá di un autogoal, infatti i  rappresentanti delle industrie e della finanza in tutta Europa si sono subito dichiarati contrari alle sanzioni, improduttive e capaci soltanto di generare ritorsioni incontrollabili a danno di tutti. Ma tant'è: questo è il cervellino delle starnazzanti oche dell' UE, cioè dei governanti ch eora chiedono ai cittadini di sostenere la "costruzione dell'Europa" votando per eleggere un Parlamento Europeo privo di effettivi poteri, una caricatura e finzione suprema di rappresentanza democratica.   
E dunque riassumento a ciascuno la propria legge: USA "lex leonis"  e UE "lex cogl...is" .

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