Freitag, 7. Februar 2014

 Lista Tsipras: timeo Danaos et dona ferentes ...

Nell'Eneide Virgilio fa enunciare a Cassandra la nota ed inascoltata profezia "temo i Greci anche quando portano regali" in riferimento al Cavallo di Troia. E' il caso di  ricordare questa profezia anche per la "Lista Tsipras" con cui questo esponente della sinistra greca si è offerto di condurli ,capeggiandoli, gli sgangherati plotoni delle disorientate sinistre pro-europa e pro-euro di vari Paesi d'Europa alle prossime elezioni del Parlamento europeo. 

La posizione di Tsipras è chiara: mantenimento dell'euro e dell'Europa cosí come ora si presenta, con qualche cambiamento di facciata ma senza intaccare le posizioni di potere che hanno fatto dell'attuale UE una marionetta degli interessi della grande finanza internazionale e di tutte le lobbies dedite a spremere economicamente e sottomettere politicamente i popoli dell'Unione.
Il motivo per cui Tsipras è per il mantenimento dell'euro non è ideologico ma banalissimo: la Grecia messa in ginocchio se non bocconi dalla moneta unica attende una boccata d'ossigeno (che poi si rivelerà ulteriore venefico monossido di carbonio) dall'"Europa", cioè un prestito combinato ad un lieve taglio del debito (dunque alla fine la sua posizione debitoria sarà peggiorata ma nell'immediato evita il fallimento). 
Una posizione che più miope non potrebbe essere, ma che può, nelle speranze di Tsipras, condurlo alla posizione cui aspira nel Parlamento Europeo, dove per la Grecia potrà fare ben poco o nulla, e lo sa, segno dunque che i suoi obiettivi non solo la salvezza del suo Paese. Ed ecco anche spiegato il largo appoggio di una pseudo-sinistra disorientata ed incapace di analisi economiche fondate ma pronta a vendersi per un potere di facciata (e personali prebende).
Per smascherare il piano di cui Tsipras si è fatto portavoce basterebbe che ad esempio, con un "ballon d'essay",  Grillo annunciasse di associarsi alla lista Tsipras: si vedrebbe immediatamente lo sgomento di coloro che tutto vogliono meno che un Movimento veramente critico nel Parlamento Europeo. 
Ma Grillo da vero comico non si assocerebbe mai a questi squallidi pagliacci dilettanti in una farsa così dozzinale. Questo lo sanno tutti, ed ecco anche spiegato l'accanimento contro il M5S che vede uniti saldamente tutti i partiti in Italia, dall'estrema destra al PD, coi supini portatori d'acqua delle altre minuscole frange insignificanti eurodipendenti che si dicono di sinistra.  
In quanto all'euro si potrà prolungarne ancora per qualche tempo l'agonia comatosa con danni forse irreversibili alle economie mediterranee, ma non c'è dubbio che i Soros di turno non si lasceranno scappare la preda al momento opportuno e si vedranno allora i voltafaccia, quando nessun per quanto grande "ombrello di salvataggio" (Rettungsschirm) potrà salvare l'euro. E non è da escludere nemmeno l'altra ipotesi, cioé che a staccare la spina sia poi esattamente il governo della nazione che più di tutti ha approfittato della moneta unica, cioé la Germania. 
Non è un caso che gli sforzi degli esportatori tedeschi per trovare altri mercati e sganciarsi dalle prede mediterranee ormai dissanguate non siano mai stati cosí massicci come in questi ultimi tempi. 
Anche lo sfacciato sostegno tedesco alle forze nazionaliste antirusse in Ucraina (in parte apparentemente democratiche ma alleate ai peggiori elementi fascistoidi) rientra pienamente in questa strategia economico-politica. Nemmeno un bambino crederebbe che le proteste nella Piazza Maidan sarebbero state possibili senza un massiccio sostegno dall'estero. Che i governanti ucraini siano corrotti fin nel midollo è indiscutibile, ma se questo fosse il criterio giustificativo di interventi dall'estero per farli dimettere, allora dovrebbe valere anche pe tanti Paesi Europei a cominciare dall'Italia!  
Certamente Russia sta facendo in Ucraina altrettanto se non di peggio, ma nel suo caso il problema non è soltanto economico, poiché è evidente che un' Ucraina nell'UE significherebbe la NATO ai confini russi, ipotesi per ora sventata ma probabilissima e dunque inaccettabile per la Russia, esattamente come lo erano i missili russi a Cuba nel 1962.
Dunque l'UE sta giocando col fuoco sulla pelle degli ucraini, promettendo loro quella salvezza economica che già è del tutto incapace di praticare al proprio al proprio interno. Ma pur di garantirsi in futuro un mercato ambito come quello ucraino le lobbies europee sono pronte a tutto e con tutti.
E non è un caso che il nuovo ministro tedesco della difesa (significativo che si sia scelta una donna per questa posizione) appena insediata sia accorsa in Afganistan ed ora in Africa promettendo interventi militari "di pacificazione"  che sono il presupposto per l'ingresso nei mercati del futuro (se l'era lasciato scappare il Presidente della Repubblica Köhler per giustificare l'intervento in Afganistan, che poi insofferente delle critiche rivoltegli  per aver detto quello che tutti pensavano, aveva rassegnato le dimissioni).
Dunque mentre gli ingenui sostenitori dell'euro in Italia e Francia si sperticano nelle sue lodi pronti a tutto per sostenerlo, la Germania sta alacremente lavorando per creare le condizioni necessarie a rendere possibile ed indolore per la propria economia  l'uscita dall'euro: la mano è pronta a staccare la spina e consentire al momento opportuno la morte economicamente naturale di questo  "aborto di moneta unica" .            

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