Dienstag, 24. Mai 2022

C’era un’alternativa all’opzione militare russa in Ucraina ?

Un  commento all'articolo di Leonardo Mazzei (1) , una delle più lucide analisi sul conflitto in Ucraina e una ipotesi alternativa alla risposta militare russa contro l'accerchiamento e NATO. 

Qui in una frase il suo punto della situazione: "La narrazione iniziale si sta risolvendo nel suo contrario. A febbraio l’ipotesi prevalente era quella di un conflitto breve, che la Russia avrebbe vinto militarmente, per poi perderlo in maniera rovinosa sul piano economico. Non è andata così. E non poteva andare in quel modo per un semplice motivo: qui non siamo di fronte ad uno scontro tra Russia e Ucraina, che se così fosse stato si sarebbe chiuso in una settimana. Quella in corso è piuttosto la guerra scatenata dal blocco Usa-Nato-Ue contro la Russia; l’inizio di una Terza Guerra Mondiale combattuta per ora prevalentemente sul suolo ucraino."

  Personalmente ovviamente spero che la Terza Guerra Mondiale si continui a combattere soltanto nel “poligono di tiro” graziosamente offerto dai governi golpisti piazzati dagli USA a Kiev dal 2014 in poi, marionette corrotte che si combattono anche fra di loro (Zelensky contro il suo predecessore Poroshenko, processato per  corruzione ed al quale il Presidente Putin ha pubblicamente offerto asilo politico in Russia!). 

  Ma restiamo al punto  centrale indiscutibile (visto che i fatti sono testardi !). Come chiaramente argomenta in questo articolo Leonardo Mazzei, non si tratta di un conflitto Russia -Ucraina, ma di guerra USA/NATO e UE come lurido vassallo al seguito contro la Federazione Russa. Al popolino bue  i media occidentali hanno facile gioco a far credere che si tratti di un'aggressione russa all'Ucraina "democratica" che ha bombardato per 8 anni i propri concittadini di lingua russa nel Donbass, che ha vietato loro l'uso della lingua russa, che ha vietato tutti i mezzi d'informazione stampa e TV russi, tutti i partiti d'opposizione e simili amenità che la stampa occidentale naturalmente ha nascosto ai propri creduloni lettori, ammesso che ancora ce ne siano che leggono e credono alle scemenze dei quotidiani più diffusi. 

  Per gli storici la Terza Guerra Mondiale è iniziata almeno nel 1945 da parte degli USA contro l'Unione Sovietica e poi contro la Federazione Russa  quando fu chiaro che gli USA non potevano contare su un terzo Presidente ingenuo come Gorbaciov o alcolizzato come Jeltsin per ottenere il disfacimento di quel che restava dell'Unione Sovietica. La Federazione Russa non si poteva frantumare come fatto con la ex-Jugoslavia. Ed ecco quindi l'avanzata minacciosa e provocatoria della NATO. Se n'è accorto con un certo ritardo anche il Papa recentemente, che indirettamente ma chiaramente ha chiamato col loro meritato nome di cani rabbiosi i Paesi NATO che "abbaiano davanti al cortile di Putin".

Ma c'era un'alternativa all'uso delle forze armate almeno in questo episodio della guerra cercata  con ogni possibile mezzo dagli USA ?

I fatti recenti sembrano dare una risposta affermativa: molto probabilmente i governanti russi e cinesi (che sono il secondo obiettivo strategico da eliminare o assoggettare da parte degli USA) potevano ottenere risultati ancor maggiori colpendo unicamente l'arrogante e guerrafondaia superpotenza USA nel suo punto più debole: la moneta e la globalizzazione.

Per fermare un  aggressore non sempre è necessario colpirlo direttamente ma è sufficiente e meno rischioso eliminare uno ad uno i suoi sostenitori, colpendoli nei rispettivi punti deboli. Orbene senza  i vassalli dell'UE gli USA diventano un'anatra zoppa, e il tallone di Achille di tutti questi Paesi è la dipendenza energetica dalla Russia e la globalizzazione con cui dominano i mercati mondiali coi prodotti che possono offrire unicamente grazie alla disponibilità di energia (gas e petrolio). E la fine del dominio del dollaro sull'economia mondiale era il logico e micidiale pendant di questa operazione. Anzi, non "era" ma " è " , poiché esattamente questo sta succedendo. L'inflazione nell' UE sta facendo il resto. E per finire le controsanzioni alimentari russe (alle quali con ottima tempistica si sono aggiunte quelle indiane): curiosa ironia della storia, ritorna moderno il saggio dell'abate Galiani (1770) sul "commercio dei grani" (2), che a suo tempo sosteneva giustamente essere decisione politica e non economica, contro  le teorie ingenue dei i fisiocratici che erano grosso modo i globalisti- neoliberisti di quei tempi. 

   Probabilmente Putin avrebbe attirato su di sè molto più odio semplicemente praticando sanzioni sulle esportazioni dei grani e chiudendo il rubinetto del gas e del petrolio a tutti i Paesi Europei, per poi riaprirlo solo a quelli che si fossero dissociati dalla guerra al fianco degli  USA e quindi avessero lasciato la NATO. Certo, gli USA avrebbero potuto aggredire questi "vassalli ribelli", ma a qual punto anche un bambino scemo avrebbe capito che la NATO altro non è che la forza d'occupazione statunitense.

Quali potranno essere gli sviluppi futuri ?  Auspicabile è una fine del conflitto militare nel poligono di tiro ucrainiano, con una spartizione di diritto di quella che da sempre è una divisione di fatto (Ucraina nazionalista filo-occidentale e Ucraina etnicamente russa: sull'esempio intelligente della Cecoslovacchia che tempestivamente si separò nelle due repubbliche indipendenti, Ceca e Slovacca). 

Senza le ingerenze USA ambedue le etnie potevano naturalmente convivere in uno Stato Federale neutrale come ad es. la Svizzera o la Germania. Ma il nazionalismo ucraino ha lunga storia: nel 1941 i filonazisti inneggiarono  all' arrivo dei carri armati della Wehrmacht e si associarono alle SS compiendo con esse crimini orrendi. Probabilmente affidandosi a questa tradizione poco onorevole gli USA hanno scelto  l'Ucraina per teatro principale nella tragedia da loro progettata: era e resta la vittima sacrificale perfetta per nuocere alla potenza Russa senza necessità di spargere sangue USA. Si accontentano di  obbedire agli ordini di Washington come già fecero con quelli di Hitler e di divenire appunto un "poligono di tiro" in una guerra che non è la loro.

Il mondo multipolare che Putin aveva proposto ed invocato nella conferenza di Monaco nel 2007 era lo spauracchio degli USA e questi hanno fatto tutto il possibile per rendere impossibile una coesistenza o cooperazione fra le etnie ucraine. Un copione logoro che si ripete dagli anni '50 (Corea) '60 (Vietnam), fino ai più recenti casi di Afganistan, Irak, Libia e Siria: sempre ed ovunque gli USA hanno seminato zizzania, odio fra i popoli prima fratelli, divisioni, aizzato conflitti, e dove non bastava hanno aggredito e bombardato in modo spietato e ipocritamente venduto le loro luride prodezze come "democratizzazione": e finora hanno trovato sempre chi ci crede, in particolare in Italia  addirittura le sedicenti forze di "sinistra" (o i meschini ecologisti "verdi" in Germania)  che messo da parte il pacifismo di convenienza invocano la risoluzione dei conflitti con una corsa agli armamenti che sa poco di sinistra ed ancor meno di ecologia, ma puzza invece di ipocrisia.   

 

(1)   https://www.sollevazione.it/2022/05/non-ci-sono-alternative-di-leonardo-mazzei.html  

(2)   Ferdinando Galiani: Dialogue sur le commerce des blés (Paris, 1770);  qui il testo completo difficilmente reperibile in forma stampata: (https://fr.wikipedia.org/wiki/Dialogues_sur_le_commerce_des_blés)  

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