Il Gattopardo Globale: anatomia di una pandemia.
Premesso che come sempre potere politico e potere economico altro non sono che le due facce della medesima medaglia, è facile comprendere quale delle due facce abbia in questa fase di sviluppo del capitalismo il sopravvento.
Nessun governo al mondo può infatti decidere alcunché senza il beneplacito dei colossi della finanza:questo è un dato di fatto incontestabile poiché si basa su cifre che chiunque può verificare.
Mi limito a
citare il maggiore fondo internazionale di amministrazione finanziaria
Black Rock , che muove capitali per 9,46 trilioni (cioè miliardi di
miliardi), corrispondente alla somma dei PIL di Germania, Francia , Italia e
Spagna nel 2020.
Che fra gli investimenti controllati da questo ed altri
colossi finanziari ai primi posti vi siano industrie farmaceutiche e degli
armamenti è comprensibile poiché esse offrono i maggiori dividendi e
prospettive di crescita dei corsi delle rispettive azioni. Non da meno sono
tuttavia gli altri protagonisti della quarta rivoluzione industriale (computer,
internet e logistica degli acquisti on-line).
È dunque comprensibile ed inevitabile che chi ha il
potere attui tutte le strategie adeguate a mantenerlo e ad aumentarlo. Quali
sono queste strategie non richiede fantasie su presunti complotti o congiure di
oscure forze del male: i progetti per ri-plasmare il mondo (cioè l'umanità)
secondo le necessità del capitalismo sono state da lungo preannunciate fin nei
dettagli in pubblicazioni, relazioni, conferenze e documenti accessibili a
tutti meno che al popolino bue che si accontenta dei telegiornali o della
stampa di regime (1) .
L' obiettivo del capitale (in questo termine sono
raccolti tutti gli attori che agiscono nel senso sopra descritto) è evidente e
dichiarato: rendere irreversibile la mutazione del capitalismo col
trasferimento delle decisioni politiche dai parlamenti (ridotti a coreografia
teatrale) ai consigli di amministrazione dei giganti della finanza, che così
divengono i veri ed unici detentori di tutti i poteri politici ed economici.
Non ci si deve meravigliare dunque che per implementare
questa strategia fosse realmente necessaria una pandemia (anch' essa
preannunciata in pubblicazioni a tutti accessibili).
Non è stato nemmeno necessario diffondere un agente
patogeno artificiale, è bastato ingigantire nell' immaginazione collettiva
planetaria un morbo ricorrente e soprattutto NON eliminabile: un virus
influenzale della famiglia dei "corona virus".
Dunque mentre pienamente a ragione si devono considerare pazzi
coloro che negano l'esistenza del virus (certo che c' è , anzi ci sono
sempre stati virus di questo tipo, più antichi dell'umanità) altrettanto si deve ricordare agli illusi che il modo di gestire la pandemia non è assolutamente di natura esclusivamente terapeutica
E qui nasce un altro equivoco voluto ad arte: se questo virus ora in circolazione si presenta oggettivamente più mortifero di altri precedenti, ciò è imputabile a fondamentalmente a due motivi che nulla hanno a che fare con esso direttamente.
Un breve sguardo indietro nell'ultimo mezzo secolo ci aiuta a comprendere analogie e differenze. Ci sono stati infatti molti cicli influenzali letali anche negli ultimi 50 anni, mi limito a citarne due.
Intanto
va ricordato che questi virus sono tendenzialmente endemici, cioè permanenti
e non scompaiono se non soppiantati da altri . Dunque chi sostiene che si
possa uscire da una pandemia eliminando il virus che l' ha causata non conosce
l'argomento o mente scientemente.(https://www.bmj.com/content/372/bmj.n494?int_source=trendmd&int_medium=cpc&int_campaign=usage-042019).
Prendiamo
l'esempio della cosiddetta " influenza asiatica" nel 1957 (H2N2): non
durò a lungo e scomparve dopo soli 11 anni. dopo aver causato circa 2 milioni
di morti nel mondo.
Il suo
successore fu il sottotipo A/H3N2 , noto come "influenza di Hong
Kong", giunto in Europa nel 1968/69. Nel mondo causò soltanto un milione
di morti, probabilmente perché gran parte della popolazione era ancora
immunizzata contro questa variante grazie all'infezione precedente
(1957). (https://fondazionehumanitasricerca.it/prima-del-coronavirus-le-pandemie-ed-epidemie-dal-900-a-oggi/)
In
Italia negli anni 1968-69-70 un abitante su quattro venne infettato e gli
ospedali erano al collasso benché a quei tempi avessero un numero di posti
letto per cure intensive almeno doppio di quelli attuali. I decessi furono
valutati nell'ordine di 20.000. (https://www.agi.it/salute/news/2020-03-03/influenza-spaziale-1968-italia-morti-7302702/).
L'attuale agente patogeno denominato Covid 19 e le
sue numerose varianti (https://www.nbst.it/1120-quante-varianti-covid-ci-sono-ad-oggi-e-cosa-ne-sappiamo.html#) è
sicuramente più letale dei precedenti. Ma la causa dei decessi che sono
direttamente attribuibili a questa infezione hanno implicazioni ben più ampie:
detto alla breve, questo virus è un po' come la cartina di tornasole che rivela
il preoccupante grado di degrado della salute pubblica.
Praticamente tutte le malattie più diffuse che sono causa
diretta o concausa dei decessi (diabete, cancro, malattie circolatorie e della
respirazione) sono direttamente collegabili al degrado delle condizioni
generali di salute della popolazione ed a sua volta riconducibili a
inquinamento di aria ed acqua, diete con cibi edulcorati e malsani, vita
sedentaria, mancanza di movimento, obesità, abuso di tabacco, alcool .... e
medicinali per curare i sintomi del degrado della salute.
Non ci si deve dunque meravigliare se l'arrivo di un
agente patogeno come il Covid 19 abbia provocato un aumento consistente di
ricoveri e decessi: la quasi totalità delle persone che hanno avuto grave
decorso della malattia o sono decedute erano affette da gravi patologie
plurime preesistenti.
Che queste patologie si accumulino con l'età è un dato di
fatto evidente e la minore mortalità delle pandemie precedenti è facilmente
spiegabile: nel 1968-70 l'aspettativa di vita era di anni 70, oggi è di anni
80.
L'allungamento dell'aspettativa di vita è stato ottenuto grazie ai
progressi della medicina. Ma senza una corrispondente radicale modifica del modo di curare la propria salute, se un maggior
numero di persone vivono più a lungo, le loro condizioni di salute sono sempre più precarie, molti hanno una salute danneggiata dai
troppi e spesso inutili medicamenti, dalle cattive abitudini di
vita e dal crescente inquinamento.
D'altro lato la conferma che la causa dei decessi da Covid erano collegati a patologie preesistenti è dimostrato dal fatto che circa l'85 % dei contagiati sani non ha avuto sintomi, molti come il sottoscritto (che è quasi ottuagenario) non se ne erano nemmeno accorti.
Questo è sì un fatto preoccupante poiché così è difficile evitare la diffusione del contagio, ma questo problema non è assolutamente risolvibile coi vaccini, fermo restando che come scientificamente e praticamente dimostrato, i vaccinati sono altrettanto diffusori di contagio come i non vaccinati.
Ed infatti, sebbene vaccinato, prima di contattare altre
persone mi sottopongo a test, unica sicurezza attualmente, cosa che consiglio a tutti (anche se restano i dubbi sull'affidabilità dei test, ma non c'è altro per ora).
Le misure prese dai governi di tutto il mondo (salvo alcune eccezioni, es. Svezia) sono state quasi identiche, ed identici sono stati anche i risultati o meglio dire i fallimenti: arresti domiciliari, maschere, coprifuoco ed infine vaccinazioni di massa non hanno messo fine alla pandemia. Anzi almeno in Europa, l'area con maggiori vaccinazioni, i contagi sono addirittura in aumento.
Continuare col sistema "more of the
same" (aumentare la dose quando un farmaco si rivela sbagliato) è puro
controsenso, è un voler ignorare la realtà dimenticando che i fatti sono
testardi e alla fine emergono rivelando i fallimenti altrimenti prevedibili se si fosse
usato il buon senso .
Con un semplice ragionamento sulle esperienze passate era
infatti insensato attendersi risultati con simili strategie: quando un
virus è di natura endemica, se ne può rallentare la diffusione e forse si
possono mettere al riparo dal contagio le categorie più fragili (anziani
malati) ma non lo si può vincere con vaccinazioni: il tempo necessario a
sviluppare un vaccino anche a prescindere dai controlli regolari, è
di gran lunga maggiore di quello che impiega il virus a sviluppare sempre nuove
varianti: è il classico caso della lumaca che cerca di catturare una
mosca.
Che fare ?
Difficile rispondere e probabilmente inutile, poiché come
detto in apertura le decisioni prese dai governi dipendono da ben altri
interessi economici e strategici dello sviluppo del capitalismo mondiale, che è
sostanzialmente l'unico modello economico esistente attualmente e örecisamente nelle due varianti fondamentali (USA= decisione da parte delle oligarchie
economiche e Cina = decisioni
concordate fra oligarchie e partito unico).
Che cosa non fare?
A questa domanda è più facile rispondere. La migliore risposta è stata data ed è verificabile dal successo del modello svedese, che a sua volta ha fallito sì in un punto (tutela dei cittadini più anziani e fragili) ma ha dimostrato la sua superiorità in tutto il resto (nessuna restrizione sostanziale, nessuna costrizione, nessuna divisione nella popolazione fra fautori di misure restrittive e vaccinazioni obbligatorie e nemici dei vaccini: libertà di scelta). Ed anche il numero minore dei decessi in quel Paese è rivelatore. Gran parte dei cittadini svedesi sono nel frattempo vaccinati quasi come nei Paesi circostanti, ma tutti volontariamente (colà le vaccinazioni antinfluenzali sono prassi consolidata).
E se si tiene conto che Stoccolma ha una densità di popolazione maggiore di Milano non si può facilmente ignorare l'esperienza del piccolo Paese scandinavo dicendo che è scarsamente popolato.
All'opposto abbiamo il caso austriaco: obbligo vaccinale
imposto con ferocia inusitata (multe o prigione per chi rifiuta). A parte la dubbia
legittimità di imporre un vaccino sperimentale (non importa se dichiarati non
pericolosi dai produttori e dalle agenzie finanziate dai medesimi è come "chiedere all'oste se il vino è buono"), questo modello è già smentito
dall'esperienza israeliana, dove ormai dopo aver vaccinato l'intera popolazione
si deve ricorrere a richiami (terzo, quarto) senza alcuna garanzia sulla loro
efficacia, anzi proprio la necessità di vaccinazioni a catena ne inficia
la credibilità.
Fra i modelli peggiori si situa tuttavia indubbiamente quello italiano:
ipocritamente si è aggirato l'obbligo vaccinale diretto imponendolo però
indirettamente con quello del certificato per poter lavorare oltre che per ogni
altro momento della vita sociale.
I danni creati da questa spaccatura artificiale nella
popolazione sono gravissimi e passano in molti casi addirittura all'interno
delle famiglie. Mai si era assistito a tanta animosità di fazioni contrapposte.
Se a ciò si aggiunge la deliberata confusione delle informazioni, prima
ostinatamente celate (protocolli della commissione tecnico-sanitaria) e poi
trasmesse solo in parte ai cittadini e la dogmatica presentazione delle
misure come senza alternativa, ben si comprende che nessuna società può
resistere a lungo in una tale situazione senza giungere a conflitti
insanabili.
Non è infine necessario ricorrere a teorie o ipotesi
complottistiche per comprendere come le inutili se non dannose misure imposte
alle popolazioni sono servite a garantire mano libera ai governanti per far
accettare ai loro parlamenti (o addirittura senza consultarli) misure che in
tempi normali mai sarebbero state approvate.
E queste misure sono tutte di natura economico-politica nel senso di garantire la realizzazione degli obiettivi della quarta rivoluzione industriale: esautorare i parlamenti e imporre obbedienza alle popolazioni vanno nel medesimo senso. E come già disse indirettamente nel 2012 la cancelliera Merkel: la democrazia deve consentire decisioni conformi al mercato e quindi essergli subordinata (https://www.faz.net/aktuell/politik/harte-bretter/marktkonforme-demokratie-oder-demokratiekonformer-markt-11712359.html).
Se apparentemente questa regola può sembrare sensata
(sarebbe assurdo che decisioni democratiche distruggessero o rendessero
impossibile lo sviluppo economico) nei fatti, estesa a tutti i settori, questa
regola diviene non solo liberticida ma anche distruttiva: non si possono
gestire a soli fini di profitto i settori come l' istruzione o la salute
pubblica, non si può consegnare al profitto privato incontrollato ad es. la
gestione dell' acqua potabile, dei trasporti o del sistema pensionistico senza
causare discriminazioni ed aumentare la forbice fra benestanti e meno
abbienti.
Ma questo è invece esattamente l'obiettivo perseguito dai
governanti.
Un caso eclatante: nell'ultimo anno in Germania i posti
letto per terapie intensive sono calati di 4000 unità ... proprio in un momento
di grande bisogno, una contraddizione così evidente che mette a nudo
l'ipocrisia dei governanti che chiedono a tutti una sforzo per superare ... la
pandemia e nel contempo riducono l'assitenza sanitaria !!
Tralasciamo qui gli scandali di coloro che in tutta
Europa si sono impunemente arricchiti grazie alle vendite di maschere e
vaccini: i contratti della Commissione dell’UE secretati e poi pubblicati ma
con fogli anneriti per non rivelare i regali miliardari ai produttori (non
si hanno ancora le prove, ma si possono ben immaginare le somme che i
lobbisti hanno distribuito a profusione per ottenere l'approvazione dai
parlamentari europei e dalla Commissione): se costoro hanno taciuto di fronte a
contratti insensatamente favorevoli ai venditori si può supporre che qualche
soldo sia stato distribuito (altrimenti visti i prezzi e le condizioni capestro
per l’acquisto avremmo a che fare con una massa di incapaci).
Certo il problema non è limitato ai parlamenti, come
abbiamo scritto sopra essi non contano più nulla nella nuova strategia globale
della quarta rivoluzione industriale.
La quarta rivoluzione industriale (1) è infatti il
"Gattopardo Globale" nel senso di Tomasi di Lampedusa: cambiare
tutto affinché tutto resti come prima, il potere e l'abbondanza per pochi
e l'obbedienza e le rinunce da parte delle masse.
In questa prospettiva è inutile cercare di resistere: la
generazione alla quale appartengo (immediato dopoguerra) non ha più molto da
dire e sta cedendo il posto a quelle successive.
Ma se resta un desiderio, come concesso a tutti i
condannati, questo è di risparmiare almeno i bambini.
Da nonno quale sono mi angoscia il pensiero di veder vaccinare d'imperio, con un farmaco dalle conseguenze negative tuttora impossibili da conoscere , i bimbi che nulla rischiano dal Covid 19.
E ciò
cinicamente allo scopo dichiarato di proteggere gli anziani: una perversione
dei valori, poiché avevamo sempre creduto che fossero gli anziani se necessario
a doversi sacrificare per i figli e per i nipoti e non viceversa.
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