Il vaccino in borsa
Premessa
Sull’utilità di un vaccino creato e collaudato secondo i dettami della
scienza medica e sperimentato per un
periodo sufficiente a rivelarne gli eventuali rischi a medio e lungo termine,
al di là di posizioni ideologiche (legittime se documentate) non ci dovrebbero
essere opposizioni ragionevoli.
Da bambini tutti abbiamo ricevuto un certo numero di vaccini, ultimo
durante il servizio militare, se siamo ancora vivi e non abbiamo avuto problemi
direttamente derivanti in maniera provata da questi vaccini vuol dire che non
erano nocivi e, se ci hanno risparmiato gravi malattie, erano anche utili se
non indispensabili. Dunque non ho personalmente simpatia alcunna per i “no
vax" (che brutta formula linguisticamente!) che negano a priori ogni forma
di vaccinazione.Avranno le loro buone ragioni valide in un mondo ideale e
incontaminato, che probabilmente non è mai esistito, ma pragmaticamente, nel
mondo attuale sfregiato anche in ambito sanitario da una globalizzazione
selvaggia, da inquinamento e da stili di vita nocivi alla salute (uso smodato
dei sistemi di comunicazione a distanza, teledipendenza, nutrizione con cibi
adulcorati e scadenti, quindi obesità già infantile, ecc.ecc.) il ricorso a
vaccini purtroppo non si può più escludere: certo sono un palliativo poiché
sano sarebbe modificare le condizioni di vita deleterie che ne impongono l'uso,
ma nella situazione attuale sono divenuti tragicamente necessari per sopperire
ai danni che gradualmente annientano l'immunità naturale.
Medicina ed economia
Se si accetta e comprende questa premessa, ne deriva altresì il suo limite:
non si possono accettare non importa quali vaccini soltanto perché i produttori
ne vantano le qualità miracolose: sono in larga misura gli stessi produttori di
quei medicamenti che inducono assuefazione e danneggiano il sistema immunitario
naturale.
Dunque le campagne di vaccinazione assomigliano sempre di più a campagne
pubblicitarie per il lancio di nuovi prodotti sui mercati: le strategie di
"marketing" (preferei usare il termine italiano "imbonimento dei
potenziali clienti" con esagerazioni, mezze verità o promesse non
verificabili).
Sono dunque situazioni ben diverse ad esempio dal caso del Dr. Sabin, il
quale rinunciò a divenire miliardario lucrando sul brevetto e preferì mettere
subito a disposizione dei bambini di tutto il mondo il vaccino che aveva
sperimentato per primo sui propri figli. Scienziati altruisti di questo tipo
non se ne conoscono più nei nostri tempi, abbiamo unicamente i miliardari
"filantropi" che possiedono quote cospicue delle industrie
farmaceutiche produttrici di vaccini.
E dunque può essere istruttivo esaminare i vaccini d'annata (Anti-Covid) sotto l'ottica economica. L'andamento dei corsi delle azioni delle principali ditte farmaceutiche hanno un andamento a" V rovesciata" o a "M", attualmente tutte ben al di sotto dei massimi toccati poche settimane or sono, cioè al momento del grande lancio pubblicitario dei rispettivi vaccini. Quale insegnamento possiamo trarre da questa osservazione ?
1) I grandi guadagni borsistici sono già stati fatti: da coloro che hanno previsto e soprattutto da coloro che hanno pianificato la campagna di vendita dei vaccini. Come insegna la curva ad "M" o a "V" rovesciata , vi sono stati vari momenti in cui i corsi salivano e le brusche discese successive erano semplicemente dovute alle vendite di chi portava a casa i profitti. Ma quando si portano a casa i profitti ? ovviamente quando non si crede a sviluppi positivi e soprattutto quando si temono sorprese negative (es. effetti indesiderati dei vaccini o loro scarsa utilità).
2) A differenza del popolino intontito dal martellamento terroristico dei quotidiani più diffusi, la stampa specializzata sui temi economici aveva ed ha un'opinione ben diversa sulla cosiddetta pandemia. Certamente pensionati o lavoratori dipendenti o anche piccoli imprenditori non leggono questo tipo di informazioni, ma se lo facessero si meraviglierebbero di leggere certe posizioni "negazioniste" proprio fra coloro che alla fine dei conti suggeriscono ai governanti le scelte che questi poi nella loro dabbenaggine e/o stupida ignoranza ,obbedendo agli ordini, impongono ai cittadini.
La gente si porrebbe ben altre domande se avesse letto, tanto per citare
un esempio, quanto scriveva "Il Sole 24 ore" il 29 marzo 2020:
""Qualsiasi notizia sul virus basta ormai a mandare nel panico la gente. Le previsioni dei modelli di analisi sono inquietanti. Eppure, per le azioni, non sono queste stime a costituire il problema principale. Innanzitutto, sono probabilmente esagerate. In secondo luogo, il COVID-19 finirà di fatto per ridurre silenziosamente il tasso di mortalità complessivo nelle due fasce più a rischio, causando solo sintomi influenzali non gravi nel resto della popolazione. In base al comprovato “Effetto Peltzman”, quando i timori riguardo a un dato fenomeno aumentano, le misure intraprese finiscono per ridurre il rischio di incidenza o i rischi paralleli o quasi paralleli. Gli stessi provvedimenti adottati per evitare la propagazione del Coronavirus riducono l’incidenza e il tasso di mortalità di malattie più diffuse e caratterizzate da modalità di trasmissione analoghe come la normale influenza, la polmonite non influenzale e altre patologie dell’apparato respiratorio. Queste patologie stanno in effetti diminuendo più di quanto aumentino i decessi provocati dal virus COVID-19. In pochi se ne rendono conto e nessuno lo dice. Credeteci.""
Negazionisti a Piazza Affari ?
Sembrano quasi parole da "negazionisti"! Chi avrebbe mai supposto
che un quotidiano economico serio avrebbe dato spazio a discorsi contrari alla
campagna mediale terroristica ? Ebbene, dovrebbe essere chiaro che un conto
è il discorso alle masse, l'altro è quello agli investitori.
Ai primi si devono raccontare le balle utili a generare comportamenti che
poi coloro che hanno invece ricevuto le altre informazioni per investire sanno
utilizzare per ricavare profitti.
Infatti all'inizio dell'articolo veniva ricordato il famoso dogma di uno
dei maggiori speculatori della storia:
""Dopo il crollo di Piazza Affari, qual è la mossa giusta? Ricordate il famoso monito di Warren Buffett: «Abbiate paura quando gli altri sono avidi, e siate avidi quando gli altri hanno paura».""
E quindi la logica conclusione ed il suggerimento a coloro che dalla miseria altrui creata dal terrorismo terapeutico volessero trarre profitto era semplicissima:
""Senza alcun dubbio, nel momento in cui i dati economici confermeranno la recessione, i mercati azionari avranno già ampiamente e rapidamente voltato pagina. Il panico è iniziato senza alcun preavviso, e probabilmente terminerà allo stesso modo, delineando un’ampia ripresa a “V”. Quindi, sì, è un momento di grande paura. Ed essere avidi è la mossa giusta.""
E ora a meno di dieci mesi da questo suggerimento vediamo che le cose sono andate esattamente cosí.
Ma vi è un ulteriore elemento di cui si deve tener conto, un insegnamento
che dall'economia passa alla medicina: quanto sono utili i vaccini ? A
chi sono serviti economicamente lo sappiamo con dovizia di particolari. Resta da
stabilire quanto e come serviranno realmente ai cittadini comuni . E
soprattutto resta da chiarire quanto siano pericolosi: difficile saperlo, e
tutto sommato non interessa a nessuno di coloro che li hanno utilizzati per
trarne profitti. A chi si farà vaccinare potrebbe invece e dovrebbe interessare
un pochino di più.
I semplici cittadini potrebbero utilmente porsi una domanda e darsi
contestualmente la risposta: se i corsi delle azioni collegate allo sviluppo
dei vaccini oscillano con tendenza al ribasso, se cioè nemmeno la borsa più ci crede, possiamo
veramente fidarci di questi improvvisati toccasana soltanto perché i
governanti, i media popolari ed addirittura il Papa li benedicono?
Forse non sarebbe male vedere da vicino perché i "negazionisti" sono così attivi a Piazza Affari.
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