Donnerstag, 8. August 2019

Perizia legale: morte accertata del M5.

Le esequie si celebreranno  nella Valle di Susa, dove l'inumazione  avverrà in un tunnel appositamente costruito. La Lega ha promesso una corona di crisantemi. 
Non è questa una perizia medica, ma un giudizio politico. Come tutti i movimenti politici in ogni società anche questo ha seguito il noto schema: nascita dal basso,ad opera di un gruppo coordinato da un leader, raccoglie crescenti consensi e amplia la propria tematica, poi giunge al bivio: o diventa organizzazione e si dà un regolamento e stila un programma minimo intoccabile con opzioni aggiuntive da rivedere secondo le situazioni, cioè diventa di fatto un partito, o resta un movimento senza meta fissa e si espone al rischio di perdere adesioni ad ogni passo falso. O meglio, di compiere passi falsi in ogni momento poiché non ha una bussola interna. Il cuore del M5S già duramente compromesso con l'alleanza  di governo insieme alla Lega (non si era capito subito se fosse tattica o strategia, ora si deve prendere atto che era unicamente trasformistica) alla fine ha ceduto.
Il M5S potrà continuare come "morto che cammina" a fingere di esistere, ma sotto questa falsa etichetta ci sarà unicamente il risultato di un vergognoso trasformismo, della svendita di un patrimonio di sostegno da parte di cittadini di ogni regione e classe sociale per un piatto di lenticchie fradice. Ma se anche rattrista e sconforta questa ennesima vittoria delle forze neoliberiste grazie all'incapacità delle pseudo-sinistre di lottare cambiamento invece che per le poltrone spartendosi il potere col peggio del peggio, tuttavia meglio una fine ora che un'agonia senza fine.
In quanto al motivo specifico, cioè allo sporco tradimento ai NO TAV che avevano contribuito massicciamente alla crescita del M5S, occorre smascherare le pietose bugie che lo giustificano. In un'alleanza politica occorre mettere punti fermi irrinunciabili pena la fine dell'alleanza. Dunque non una vergognosa pagliacciata come il voto in Parlamento ma la rottura immediata e senza rimpianti dell'alleanza con la Lega. Ci voleva il coraggio che certamente non poteva avere il povero Di Maio nonostante tutta la (ammessa ma non concessa)  sua buona volontà. Se si era abbassato a baciare la reliquia di San Gennaro con atto plateale  per raccogliere una manciata di voti popolari bigotti, perché poi perderne milioni con tutte le corbellerie commesse senza necessità in seguito. Inutile essere severi con lui, poveretto, quando uno il coraggio o la capacità non ce l' ha , non deve andare in guerra ma deve lasciare il compito ad altri che sanno combattere e non hanno paura.
C'è chi chiede ingenuamente se valeva la pena far cadere un governo per il NO TAV.
Una domanda che rivela la completa disinformazione di chi la pone.
Il progetto TAV, il tunnel di oltre 50 chilometri per trasportare più velocemente merci su una linea che già esiste e non è nemmeno ora pienamente utilizzata  è un progetto nato morto.
Le previsioni alla base del progetto erano già false all'inizio. Cinicamente si potrebbe ammettere una certa utilità del progetto se fosse per trasportare persone: i giovani italiani disoccupati che a migliaia fuggono all'estero. Ma la maggioranza di essi non vanno in Francia ma in Svizzera, Germania, Scandinavia o anche, più di recente , nei Paesi dell'Est europeo che hanno avuto la saggezza di non entrare nell'area della moneta unica, quindi non hanno subito la catastrofe dell'euro e continuano a crescere.
Qualcuno ancor più cinico potrebbe argomentare che un tunnel così lungo, anche se non serve alle finalità dichiarate, potrebbe rivelarsi utile come rifugio in caso di guerra atomica.
Ma a parte il fatto che in tale evenienza sarebbe meglio soccombere subito piuttosto che sopravvivere in un mondo distrutto, è piuttosto vero il contrario: queste opere, visto che non hanno utilità civile, devono essere evidentemente finalizzate a obiettivi militari, cosa credibile dal momento che tutti i Paesi europei stanno riarmandosi per ordine del Pentagono e la NATO fa il possibile per provocare la Federazione Russa anche militarmente, in aggiunta alla guerra economica con le sanzioni che già tutti gli Stati dell'UE, da obbedienti vassalli dell'imperialismo statunitense hanno applicato benché fossero e sono veleno per le rispettive economie. Infine: c' è chi tenta in mancanza di altri argomenti il paragone col tunnel svizzero del Gottardo, costruito accanto a quello esistente. Il paragone è assurdo: attraverso quel tunnel passa il traffico merci e persone dall' Italia a tutto il Nord Europa, e non si tratta di merci italiane (che infatti sono in calo) ma soprattutto di prodotti passati dal porto di Genova e da altri porti italiani.
Sui costi ecologici (emissioni di CO2 per questi lavori inutili) e sul disastro ambientale si potrebbe continuare il discorso, non mancano gli studi ben documentati. Ma è evidentemente impossibile opporre all'arroganza del potere, all'interesse dei costruttori ed alla stupidità dei creduloni incapaci di compiere anche il minimo ragionamento logico (alla balla colossale "costa di più rinunciare alla costruzione che finirla" : ma se una cosa non serve a nulla ,che  interesse ci può essere a farla ?  Evidentemente costoro sono come i classici babbei ai quali si mostra la luna e loro guardano il dito: di quali costi si parla poi ? Dei costi preventivati di costruzione - che si sa, sono falsi per definizione e aumentano durante i lavori moltiplicati per due, tre o anche molto di più ? E i costi ecologici ? E il danno ambientale irreparabile ?
Ma è tutto inutile: invece di mostrare la luna col dito è meglio mettersene due in bocca e facilitare così il vomito che l'intera situazione causa anche agli stomaci più forti.     

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