Perizia legale: morte accertata del M5.
Le esequie si celebreranno nella Valle di Susa, dove l'inumazione avverrà in un tunnel appositamente costruito. La Lega ha promesso una corona di crisantemi.
Non è questa una
perizia medica, ma un giudizio politico. Come tutti i movimenti politici in
ogni società anche questo ha seguito il noto schema: nascita dal basso,ad opera
di un gruppo coordinato da un leader, raccoglie crescenti consensi e amplia la
propria tematica, poi giunge al bivio: o diventa organizzazione e si dà un
regolamento e stila un programma minimo intoccabile con opzioni aggiuntive da
rivedere secondo le situazioni, cioè diventa di fatto un partito, o resta un
movimento senza meta fissa e si espone al rischio di perdere adesioni ad ogni
passo falso. O meglio, di compiere passi falsi in ogni momento poiché non ha
una bussola interna. Il cuore del M5S già duramente compromesso con l'alleanza di governo insieme alla Lega (non si era
capito subito se fosse tattica o strategia, ora si deve prendere atto che era
unicamente trasformistica) alla fine ha ceduto.
Il M5S potrà
continuare come "morto che cammina" a fingere di esistere, ma sotto
questa falsa etichetta ci sarà unicamente il risultato di un vergognoso
trasformismo, della svendita di un patrimonio di sostegno da parte di cittadini
di ogni regione e classe sociale per un piatto di lenticchie fradice. Ma se
anche rattrista e sconforta questa ennesima vittoria delle forze neoliberiste
grazie all'incapacità delle pseudo-sinistre di lottare cambiamento invece che
per le poltrone spartendosi il potere col peggio del peggio, tuttavia meglio
una fine ora che un'agonia senza fine.
In quanto al
motivo specifico, cioè allo sporco tradimento ai NO TAV che avevano contribuito
massicciamente alla crescita del M5S, occorre smascherare le pietose bugie che
lo giustificano. In un'alleanza politica occorre mettere punti fermi
irrinunciabili pena la fine dell'alleanza. Dunque non una vergognosa
pagliacciata come il voto in Parlamento ma la rottura immediata e senza
rimpianti dell'alleanza con la Lega. Ci voleva il coraggio che certamente non
poteva avere il povero Di Maio nonostante tutta la (ammessa ma non concessa) sua buona volontà. Se si era abbassato a
baciare la reliquia di San Gennaro con atto plateale per raccogliere una manciata di voti popolari bigotti, perché poi
perderne milioni con tutte le corbellerie commesse senza necessità in seguito.
Inutile essere severi con lui, poveretto, quando uno il coraggio o la capacità
non ce l' ha , non deve andare in guerra ma deve lasciare il compito ad altri
che sanno combattere e non hanno paura.
C'è chi chiede
ingenuamente se valeva la pena far cadere un governo per il NO TAV.
Una domanda che
rivela la completa disinformazione di chi la pone.
Il progetto TAV,
il tunnel di oltre 50 chilometri per trasportare più velocemente merci su una
linea che già esiste e non è nemmeno ora pienamente utilizzata è un progetto nato morto.
Le previsioni
alla base del progetto erano già false all'inizio. Cinicamente si potrebbe
ammettere una certa utilità del progetto se fosse per trasportare persone: i
giovani italiani disoccupati che a migliaia fuggono all'estero. Ma la
maggioranza di essi non vanno in Francia ma in Svizzera, Germania, Scandinavia
o anche, più di recente , nei Paesi dell'Est europeo che hanno avuto la
saggezza di non entrare nell'area della moneta unica, quindi non hanno subito
la catastrofe dell'euro e continuano a crescere.
Qualcuno ancor
più cinico potrebbe argomentare che un tunnel così lungo, anche se non serve
alle finalità dichiarate, potrebbe rivelarsi utile come rifugio in caso di
guerra atomica.
Ma a parte il
fatto che in tale evenienza sarebbe meglio soccombere subito piuttosto che
sopravvivere in un mondo distrutto, è piuttosto vero il contrario: queste
opere, visto che non hanno utilità civile, devono essere evidentemente
finalizzate a obiettivi militari, cosa credibile dal momento che tutti i Paesi
europei stanno riarmandosi per ordine del Pentagono e la NATO fa il possibile
per provocare la Federazione Russa anche militarmente, in aggiunta alla guerra
economica con le sanzioni che già tutti gli Stati dell'UE, da obbedienti
vassalli dell'imperialismo statunitense hanno applicato benché fossero e sono
veleno per le rispettive economie. Infine: c' è chi tenta in mancanza di altri
argomenti il paragone col tunnel svizzero del Gottardo, costruito accanto a
quello esistente. Il paragone è assurdo: attraverso quel tunnel passa il
traffico merci e persone dall' Italia a tutto il Nord Europa, e non si tratta
di merci italiane (che infatti sono in calo) ma soprattutto di prodotti passati
dal porto di Genova e da altri porti italiani.
Sui costi
ecologici (emissioni di CO2 per questi lavori inutili) e sul disastro
ambientale si potrebbe continuare il discorso, non mancano gli studi ben
documentati. Ma è evidentemente impossibile opporre all'arroganza del potere, all'interesse
dei costruttori ed alla stupidità dei creduloni incapaci di compiere anche il
minimo ragionamento logico (alla balla colossale "costa di più rinunciare alla
costruzione che finirla" : ma se una cosa non serve a nulla ,che interesse ci può essere a farla ? Evidentemente costoro sono come i classici
babbei ai quali si mostra la luna e loro guardano il dito: di quali costi si
parla poi ? Dei costi preventivati di costruzione - che si sa, sono falsi per
definizione e aumentano durante i lavori moltiplicati per due, tre o anche
molto di più ? E i costi ecologici ? E il danno ambientale irreparabile ?
Ma è tutto inutile: invece di mostrare la luna col dito è meglio
mettersene due in bocca e facilitare così il vomito che l'intera situazione
causa anche agli stomaci più forti.
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