Breve riflessione sui pessimi sistemi : i vassalli allo specchio.
“Specchio,
specchio delle mie brame,
quali sono le maggiori carogne del reame?”
L’implosione o
dissoluzione dell’Unione Europea appare sempre più il verosimile e meritato
futuro di questa perversa congrega di inetti politici prezzolati dai
faccendieri (o come con un pessimo anglicismo si usa definirli: lobbisti) delle
multinazionali che impongono al mondo la religione del profitto come valore
“assoluto”. Assoluto nel senso etimologico del termine (“ad legibus solutus”, cioè non vincolato da legge alcuna:nella
versione moderna del termine c’è in più la finzione delle leggi, dettate dalla
finanza e dalle multinazionali a misura dei propri interessi e sottoposte al
controllo unicamente dei tribunali dominati da coloro che appunto le leggi le
impongono).
Questo sistema è
comunemente designato col termine equivoco di “neoliberismo”, che suggerisce
agli sprovveduti l’idea di “nuova libertà” quando invece altro non è che la nuova etichetta della vecchia e perenne
schiavitù imposta dal sistema capitalistico, vuoi nella versione apparentemente
dominata dal “mercato”, vuoi in quella del “capitalismo di Stato senza mercato”
di marca sovietica o in quella mista “cinese” che almeno attualmente sembra più efficiente di ambedue le altre
poiché cerca di combinare i vantaggi dei due sistemi evitandone gli
eccessi. In ciascuna delle varianti
beninteso sempre a spese dell’ambiente e comprensiva del saccheggio delle
risorse naturali e delle energie non “rinnovabili” (1).
Che sistemi come
quelli suddetti non possano coesistere è evidente poiché gli interessi sono
ferocemente contrastanti soprattutto per l’ultimo punto citato: il saccheggio
delle fonti di energia. Tutti i conflitti del secolo scorso hanno avuto come
movente finale l’appropriazione delle fonti energetiche e in parallelo dei
“mercati” per lo smercio delle merci prodotte dai lavoratori per il profitto di
coloro che dominavano (come proprietari, azionisti, finanziatori, o come dirigenti politici nel capitalismo di
Stato) i mezzi di produzione e la loro organizzazione e potevano decidere la
ripartizione degli utili fra dominatori
e dominati, così come nell’antichità si usava fra padroni e servi , feudatari e
vassalli e fra questi e i servi della gleba.
Fin qui nulla di
nuovo, sono conclusioni che tirerebbe
chiunque dopo aver riflettuto sui fatti innegabili sotto gli occhi di tutti. C’
è tuttavia una folta schiera di intellettualoidi che o per servilismo nei
confronti di coloro che li foraggiano o per miopia congenita ignorano o fingono
di ignorare una parte dei fatti per poter costruire le proprie teorie fasulle
sui rimanenti, scelti in funzione degli interessi che devono giustificare e
sostenere.
Se dunque
l’Unione Europea è divenuta quel mostro
giuridico-burocratico-amministrativo al
servizio del Capitale nella sua forma più deleteria non è dovuto únicamente alla cattiva
volontà dei politici ma alle circostanze in cui si è venuta a creare questa struttura di oppressione e servilismo
che era stata concepita -almeno sulla carta dai “Padri Fondatori” come una soluzione
ai conflitti fra le nazioni in Europa e per il benessere delle popolazioni.
Sappiamo che la funzione di pace, cioè il fatto che dal 1945 in poi non vi
siano state guerre fra le nazioni dell’Unione Europea, non è minimamente è dovuto all'UE bensì unicamente alla
divisione del continente europeo in due campi, ciascuno dei due dominato da una
delle due superpotenze che in base al principio dell’”equilibrio del terrore”
non azzardarono a tentare uno scontro che sarebbe stato alla fine micidiale per
ambedue.
La situazione attuale è un po’ diversa, ma sostanzialmente è rimasto per
ora un “equilibrio del terrore”, nonostante tutti gli enormi sforzi di una
delle superpotenze per mettere fine all’equilibrio e poter sferrare un attacco
micidiale per annientare l’avversario senza subire la medesima fine (2) .
Il
pericolo di una guerra “per errore” è tuttavia cresciuto in modo esponenziale,
poiché una delle due superpotenze atomiche ha circondato con le forze armate
che domina (NATO) l’altra superpotenza, approfittando del momento di debolezza
del sistema economico di quest’ultima.
L’ "Impero del Male" o "Impero del Caos" secondo alcuni, il "Faro delle Libertà" secondo altri, ma di fatto e al di fuori della facile retorica documentatamente lo Stato più criminalmente aggressivo del pianeta (3) è stato ritenuto il “vincitore” della contesa e poiché esso si autoproclamava “democratico”, pennivendoli di ogni contrada si erano precipitati a cantare l’inno alla “fine della storia”, tout court, a celebrare il trionfo del Bene sul Male della libertà sulle dittature e altre sciocchezze del genere.
L’ "Impero del Male" o "Impero del Caos" secondo alcuni, il "Faro delle Libertà" secondo altri, ma di fatto e al di fuori della facile retorica documentatamente lo Stato più criminalmente aggressivo del pianeta (3) è stato ritenuto il “vincitore” della contesa e poiché esso si autoproclamava “democratico”, pennivendoli di ogni contrada si erano precipitati a cantare l’inno alla “fine della storia”, tout court, a celebrare il trionfo del Bene sul Male della libertà sulle dittature e altre sciocchezze del genere.
Tutta gente che
sembra ignorare completamente anche soltanto la storia del dopoguerra,
intellettualoidi con gli occhi foderati con la pelle di sette salami, che non hanno
evidentemente mai sentito parlare dei crimini di guerra statunitensi in Vietnam, Cambogia,
Laos, Corea ecc. ed al martirio di intere nazioni le cui economie sono state
soffocate da sanzioni inaudite dopo il fallimento delle aggressioni
dirette (Cuba, Nicaragua, Irak) o
nell’impossibilità a compierle per timore del rischio o per calcolo
prudenziale (es. Iran). I precedenti storici non mancano: cosí fece Giulio Cesare ad
Alesia, altrettanto la Wehrmacht dopo aver circondato Leningrado tagliando e
bombardando le vie di rifornimento e causando circa un milione di morti per fame, il tutto comodamente per non rischiare proprie perdite in un attacco
militare.
Dunque non
puo’ meravigliare nessuno che a
maggioranza – seppur con lodevolissime eccezioni che fanno bene sperare per la
prossima implosione del mostro - l’UE
abbia immediatamente segnalato la pronta ed assoluta obbedienza al diktat di Washington spianando la via e legittimando la prossima
aggressione armata contro il Venezuela, non a caso esattamente dopo che questa nazione, le cui riserve petrolifere e
di gas si sono rivelate le maggiori del mondo,
aveva deciso di venderle a Russia e Cina invece di regalarle all’Impero
Nordamericano.
Significativamente la marionetta scelta dagli USA si è affrettata a promettere la chiusura dei contratti con altri clienti e a “privatizzare” (nel caso sinonimo di svendere se non regalare) il petrolio … a favore delle compagnie petrolifere statunitensi.
Significativamente la marionetta scelta dagli USA si è affrettata a promettere la chiusura dei contratti con altri clienti e a “privatizzare” (nel caso sinonimo di svendere se non regalare) il petrolio … a favore delle compagnie petrolifere statunitensi.
La decisione
dell’UE d’altra parte altro non è che la prosecuzione di un’antica obbedienza,
confermata da anni nel far proprie le sanzioni contro il Venezuela, applicate
dagli USA per soffocarne l’economia e fomentare la ribellione del popolo contro
il “dittatore” colpevole di aver soffocato nel Paese la libertà … liberà ovviamente di rapina delle risorse
naturali da parte delle imprese
statunitensi.
Un concetto va
però corretto: non si può dire che l’UE e altri Stati della medesima “qualità
morale” abbiano “riconosciuto la marionetta
Guaído come legittimo presidente del Venezuela”.
Se riconoscimento c’è stato, si è trattato di un “autoriconoscimento”: in Guaido tutti gli infami vassalli – come in uno specchio – hanno semplicemente riconosciuto sé stessi”.
Se riconoscimento c’è stato, si è trattato di un “autoriconoscimento”: in Guaido tutti gli infami vassalli – come in uno specchio – hanno semplicemente riconosciuto sé stessi”.
Un tempo chi
invocava l’intervento militare straniero contro il proprio Paese era
considerato giustamente un traditore ed una … inutile sprecare il termine, lo sanno anche i bambini.
Un tempo le carogne finivano davanti al plotone d’esecuzione o venivano impiccate, o ambedue le cose una dopo l’altra, ma per i piedi, come fu per Mussolini.
Fortunatamente (per loro) la civiltà ha fatto qualche passo in avanti ed ora, abolita la pena di morte, i colpevoli di tradimento vengono processati e condannati alla galera. Salvo che si tratti di Paesi democratizzati con le bombe, come in Irak, e che si tratti di “dittatori certificati" con l'imprimatur dei media "mainstream" (4), per i quali appunto l’uso dell’impiccagione è legittimato e imposto dall’Impero statunitense.
Un tempo le carogne finivano davanti al plotone d’esecuzione o venivano impiccate, o ambedue le cose una dopo l’altra, ma per i piedi, come fu per Mussolini.
Fortunatamente (per loro) la civiltà ha fatto qualche passo in avanti ed ora, abolita la pena di morte, i colpevoli di tradimento vengono processati e condannati alla galera. Salvo che si tratti di Paesi democratizzati con le bombe, come in Irak, e che si tratti di “dittatori certificati" con l'imprimatur dei media "mainstream" (4), per i quali appunto l’uso dell’impiccagione è legittimato e imposto dall’Impero statunitense.
1)
Indiscutibilmente il termine “energie rinnovabili”
o il suo opposto sono contraddizioni in termini poiché la fisica insegna che
l’energia contenuta nelle fonti fossili non può essere rinnovata, ma unicamente
trasformata (es. in calore o movimento). Dunque “rinnovabili” va inteso nel senso di “non
esauribili in tempi limitati, esempio milioni di anni”, nel nostro caso
specifico cioè fino all’implosione del sole che era e resta la fonte primaria
di energia. Oppure, se si trovasse il modo di utilizzarlo, il calore contenuto
sotto la crosta terrestre, enorme ma anch’esso esauribile in milioni o miliardi
di anni.
2) Vanno in questo senso le fallite sperimentazioni di "scudo spaziale" dell'era Reagan - che alla fine capì l'assurdità dell'intento e saggiamente firmò il trattato di non proliferazione con Gorbacev, l'allora responsabile della politica militare dell' UDSSR. La cancellazione del trattato ad opera di Trump (o meglio degli irresponsabili guerrafondai del Pentagono che dominano la citata marionetta) costituisce una minaccia per l'Europa poichè vanifica le armi che la Russia aveva predisposto per far fronte all'altra minaccia: l'installazione di radar e sistemi di intercettazione dei propri missili dalla cintura creata dalla NATO intorno ai propri confini. La supposta "garanzia contro una fantomatica aggressionne russa" per l'estensione della NATO è non solo ridicola ma è esattamente l'opposto: Paesi come la Polonia avrebbero dovuto imparare dalla storia da dove provengono le aggressioni. Ai tempi del patto di Monaco nel 1938 il governo polacco aveva partecipato con Hitler alla spartizione della Cecoslovacchia annettendone una parte cospicua. E scioccamente nel 1939, rifiutò la richiesta sovietica di passaggio dell'Armata Rossa sul proprio territorio per correre in iuto alla Cecoslovacchia minacciata di invasione da parte delle truppe hitleriane, finendo per essere attaccata a sua volta esattamene da quest'ultime dopo che l'UDSSR aveva dovuto venire a patti con Hitler e spartire conlui la Polonia. Al contrario, sembra che i governanti polacchi siano duri di comprendonio, ignorando che allearsi con il nemico lontano del "nemico" confinante e in ogni caso la peggiore e più sciocca delle decisioni poiché in caso bellico significa la ripetizione del dramma non compreso la prima volta.
3)
Gli USA dal 1945 ad oggi sono stati colpevoli di
aggressioni dirette contro almeno una quarantina di nazioni, senza contare le
ostilità commerciali, le sanzioni e tutte
le altre misure coercitive e le ingerenze politiche di ogni tipo, comprese le
manipolazioni elettorali tramite finanziamento dei partiti che garantivano
sottomissione agli USA.
4) Non amo gli anglicismi (per rispetto alla lingua inglese, che amo, della cui letteratura che altamente apprezzo), ma li devo purtroppo a volte utilizzare. In questo caso "main stream" cioè "corrente principale o predominante o prevalente" sarebbe più correttamente espressa con un latinismo: "cloaca maxima".
4) Non amo gli anglicismi (per rispetto alla lingua inglese, che amo, della cui letteratura che altamente apprezzo), ma li devo purtroppo a volte utilizzare. In questo caso "main stream" cioè "corrente principale o predominante o prevalente" sarebbe più correttamente espressa con un latinismo: "cloaca maxima".
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