Effetti devastanti del gas SARIN anche in Italia: a Lucca le prime vittime.
Tutti i governi dell’UE superano brillantemente la verifica di obbedienza atlantica ordinata dal TrumPentagono.
IL SARIN
utilizzato in Siria nella più cinica “false flag operation” del secolo non
soltanto ha provocato un’ottantina di morti nelle immediate vicinanze, ma
addirittura a migliai di chilometri di distanza ha avuto effetti gravissimi.
Questo gas letale colpisce infatti i centri nervosi. Il contatto diretto
provoca la morte, quello a distanza unicamente il blocco celebrale, cioè
annienta le facoltà di connessione logica, ragionamento e percezione della
realtà, causa vaneggiamenti e abulia, annienta la volontà.
Le vittime divengono facile preda della
volontà di dominio di chi utilizza questo gas. I sintomi sono stati
evidentissimi a Lucca, fra tutti i capi di governo dell’UE colà riuniti agli
ordini dell’imperialismo statunitense e del suo braccio armato/forza di
occupazione coloniale in Europa, alias NATO. Ulteriore effetto, questo per chi ha
osservato le vittime suddette, è stata
la nausea seguita da vomito, cosí almeno per alcuni dei commentatori che hanno assistito alla cerimonia di
sottomissione dell’UE agli ordini USA in
quel di Lucca.
Si è trattato di una indispensabile verifica
sulla disponibilità degli “alleati/vassalli” europei ad obbedire agli ordini
del militarismo statunitense. Geniale nella sua intrinseca perversione la
modalità: chiedere l’approvazione di una linea politica in termini vaghi no
avrebbe avuto la forza probante che invece ha avuto l’imposizione di … credere
l’incredibile.
Che infatti
l’esercito siriano non avesse più avere alcun gas venefico era stato ampiamente
verificato dall’apposita commissione internazionale. Altrettanto noto era che
due dei depositi di quel gas erano nella zona occupata dai “ribelli
moderati”. Questo eufemismo merita un
commento en passant: nessuno si indigna nel sentire un tale controsenso, la stampa mainstream ha fatto suo questo
concetto aberrante: sarebbe un po’
come parlare di “prostitute pudiche coi
loro magnacci affettuosi” o di “ladri
onesti”, “assassini pietosi”, “imbecilli ragionevoli”. Più che moderati questi ribelli siriani (ma
in gran parte stranieri ) sono “monitorati” dal Pentagono.
È dunque bastato
un semplice ordine e costoro hanno eseguito quanto loro richiesto dai mandanti.
L’obbedienza dei
fantocci dell’UE è stata esemplare: non una sola defezione, tutti a ripetere le
parole messe loro in bocca dal burattinaio, senza arrossire pur sapendo di
mentire spudoratamente.
E questa è stata
in effetti la verifica: credere il credibile non è prova di fedeltà come
credere l’evidente menzogna: chi si presta a tale bassezza dimostra il proprio
totale asservimento
al padrone, la
cieca obbedienza perinde ac cadaver.
Di fronte alle
menzogne di Colin Powel nel 2003 l’allora governo tedesco aveva trovato il
coraggio di dire di no, al contrario di quello italiano , spagnolo e di altri
Stati servi che si erano inchinati a coprire la palese menzogna. Anche allora
era evidente che le famose fantomatiche “armi di distruzione di massa” Saddam
non le aveva: lunghi mesi di indagini
intutto l’Irak lo avevano inconfutabilmente verificato. E quindi il Pentagono
sapeva che non c’èra alcun pericolo ad invaderlo. Nessun generale per quanto
temerario avrebbe mai rischiato un’invasione se ci fosse stato anche un
recondito dubbio sull’esistenza delle armi chimiche o biologiche. Se
l’aggressione fu lanciata era perché si sapeva che non c’èra più alcun pericolo per gli invasori. Salvo poi a
pentirsene per il risultato (a meno che non fosse proprio questo il
desiderata: guerriglia perenne e commesse militari assicurate per generazioni
al fine di mantenere le forze di occupazione).
La provocazione
era urgente, poiché stavano iniziando le trattative promettenti per la
composizione del conflitto, sotto la tutela di Russia, Turchia, Iran e appoggio
cinese. Nulla di più pericoloso per il TrumPentagono poiché avrebbe vanificato
quasi due decenni di costosi sforzi per destabilizzare del tutto le regioni
mediorientali quale premessa per il passo successivo, la “Jugoslavizzazione”
della Federazione russa.
L’obiettivo
finale del Pentagono e di tutti i Presidenti statunitensi al servizio del
complesso industrial-militare è infatti, dal dopoguerra in poi, la supremazia
mondiale: a qualunque costo (beninteso: vittime altrui, profitti USA).
A Obama avevano fatto dichiarare la Russia
“potenza regionale” salvo poi a correggersi ricordando che ritratta pur sempre
di una potenza atomica con numero di testate pari o forse superiore a quello
statunitense.
Trump ha adottato
una strategia molto astuta, sicuramente progettata dai geni del male insediati
nel Pentagono: fingere riavvicinamento alla Russia facendosi accusare di aver
vinto grazie a interferenze del
Cremino, non servivano prove poiché, a forza di demonizzare la Russia e
Putin, la stragrande maggioranza dei
manipolati cittadini americani crederebbero qualunque cosa. Se i media
attribuissero la causa delle macchie
solari alla Russia troverebbe una maggioranza disposta a crederlo. Se il Pentagono avesse voluto la vittoria
della Clinton l’avrebbe ottenuta. Ma con Trump si trova incomparabilmente
avvantaggiato: se le cose vanno lisce bene, se no è più facile dare la colpa al
suo comportamento irrazionale. Più facile manovrare i pazzi che le carogne come dice il proverbio.
Ma non tutti i giochi sono fatti, l’impressione è che l’UE si trovi ad
un bivio: continuare come finora rischiando la dissoluzione non appena il
padrone statunitense richiederà di passare al conflitto armato con la Russia o ritrovare
il buon senso perduto e preparare la
lenta ma sicura liberazione del Continente europeo dal giogo statunitense.
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