Le ultime prodezze di Obama
Questa misera e stanca
marionetta sembra voler lasciare il peggior ricordo possibile degli
anni in cui ha svilito la figura del Presidente nel proprio Paese. Il
suo bilancio fallimentare merita un’analisi a parte ,vista
l’ampiezza e la gravità dei disastri che ha combinato.
Il più recente atto
però dà la misura della miseria umana di questo presidente uscente.
Il partito democratico aveva un candidato che sarebbe stato degno di
rappresentare la nazione con onore: Bernie Sanders avrebbe
probabilmente riparato alcuni dei danni del suo predecessore, scaduto
a marionetta della finanza e dell’industria bellica.
Ma siccome il Partito
democratico è da lungo in mano al clan dei Clinton spalleggiati
dall’ala più retrograda e bellicista, la sua candidatura era stata
sabotata allo scopo - fortunatamente fallito - di piazzare la nuova
(anzi vecchia) marionetta Hillary, già una volta trombata dagli elettori.
Ecco dunque come si è
giunti all’ascesa alla Presidenza del miliardario Trump, che farà
ovviamente i propri interessi immobiliari (infrastrutture,
costruzioni, ecc.) ma giocoforza dovrà così rilanciare l’economia
intera e non soltanto il settore bellico.
Non ci sarà da stare
allegri, la politica neo.liberista proseguirà, ma coi tempi che
corrono un pizzico di politiche neo-keynesiane è già grasso che
cola.
Il clan Clintoniano
evidentemente sta cercando vendetta, essendo restato a boccaccia
asciutta (anche fuor di metafora, visto che durante tutta la campagna
elettorale la candidata trombata amava presentarsi con sguaiate
risate e fauci spalancate: risum abundat in ore … ).
E che fa Obama ? Come
al solito si piega alle voglie del clan e afferra l’ultima arma
miserabile di cui dispone, la “Russofobia” , e applica sanzioni
ai diplomatici russi. “Ambasciator non porta pena” era e resta un
sacrosanto principio, ma nemmeno questo vale per la marionetta
clintoniana Obama. Si può discutere se sia stato o meno il peggior
presidente, ma è fuor di dubbio che è stato di gran lunga colui che
finora meno di chiunque altro ha meritato il Nobel della Pace, sul
cui conferimento sono leciti molti dubbi: non lo si saprà forse mai,
ma difficile credere che la Commissione del premio Nobel non sia
stata influenzata in maniera diciamo "non ortodossa" (se sono stati
comprati, tutto sommato si può comprendere, che nel caso contrario, se hanno invece agito con convinzione, meritano il premio Nobel … della
dabbenaggine ed ingenuità).
L’aspetto più
grottesco della farsa di Obama in merito al presunto spionaggio
internet russo (e da che pulpito viene la predica, NSA e Snowden docet !) è
tuttavia la motivazione: si sarebbe trovato in un computer in qualche
ufficio USA un virus di produzione russa (che chiunque può
procurarsi a pagamento) e dunque – pur non potendo fornire prove
che sia stato usato, ecco che con demenziale logica la nostra povera
marionetta compila l’equazione “Virus russo” = “Hacker
russo”.
Con la stessa illogicità fradicia si potrebbe dire che
una pistola Beretta sul luogo del delitto dimostra che l’assassino è un
italiano, o un vecchio Stern un tedesco o un Kalasnikov un russo …
A Obama restano meno di
tre settimane: riuscirà a battere il suo predecessore Bush Jr. in
tema di menzogne e corbellerie ?
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