Scoperta e sperimentata per la prima volta con successo in Europa (UE) una nuova arma di istupidimento collettivo: „evidence-free claims“.
Non si tratta di un composto chimico costruito in laboratorio come i gas nervini né di un veleno naturale come l’arsenico. L’arma colpisce direttamente il cervello delle masse senza diretto contatto, a distanza. Non ha bisogno di vettori propri, si affida ai mezzi di comunicazione di massa che prima ha assoggettato al proprio servizio. .
Si tratta di un gigantesco passo avanti verso il totale controllo dell’umanità poiché attualmente non esistono rimedi per bloccarne gli effetti deleteri. Un’idea semplice ma geniale, uno sviluppo che rappresenta probabilmente il culmine di una ricerca di secoli.
Colei che l’ ha inventata e sperimentata
per la prima volta recentemente in Europa introducendo quella che si chiama "lotta
alle fake news" (un tempo si chiamava censura ) merita il Premio (ig)Nobel.
Ma costei si schernisce, citando Isaac Newton:
“Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti come
Goebbels”.
Ma di che cosa si tratta?
Il problema di ogni governante che
intende perseguire fini propri (o al
servizio altrui) è sempre stato quello di come convincere il pubblico a credere ciò che serve al potere .
I metodi finora utilizzati erano
artigianali: costruzione faticosa di menzogne, prove false, testimonianze
fasulle, già difficili da metter insieme e rischiose perché, come si è visto,
prima o poi qualcuno smentisce e rivela i falsi.
Un sistema utile nell’immediato ma
pericoloso soprattutto in tempi di “whistleblower” che rivelano al pubblico le
menzogne del potere e distruggono il paziente lavoro del potere, costato mesi o
magari anni di fatica, per assoggettare
le masse ed imporre le “verità” indispensabili ai propri fini.
Il nuovissimo metodo è assolutamente immune da tutti questi inconvenienti, non c’e il pericolo che le prove addotte vengano scoperte come falsi perché semplicemente non ci sono.
In fondo perché fornire prove ? Dopo
tante falsità continuamente somministrategli, la gente sa benissimo che non può
fare alcun affidamento sulle “prove” . Come orientarsi dunque e che cosa
credere ?
La risposta è semplice: credere quello
che il potere dichiara e che tutti credono o fingono di credere. La verità diventa tale in forza del numero di coloro
che la condividono. Se a credere sono milioni di cittadini qualunque
affermazione deve essere vera. Certo, si può obiettare che allora anche lo
sterco è buono, visto che milioni di mosche ci volano sopra: appunto,
un’ulteriore conferma: per loro è una verità, lo gustano.
E dunque si è finalmente corretto un errore storico: i latini dicevano “quod gratis asseritur gratis negatur”,, cioè ciò che si dichiara senza prove si può negare altrettanto senza bisogno di prove”. In assenza di prove non ci sono appunto ... controprove e dunque “quod gratis asseritur … sicut vero percipitur” .
In fondo tuttavia dobbiamo ammettere che di vera novità non si tratta:
"Political language – and with
variations this is true of all political parties, from Conservatives to
Anarchists – is designed to make lies sound truthful and murder
respectable, and to give an appearance of solidity to pure wind". (George Orwell).
("Il linguaggio politico - e
con variazioni questo è vero per tutti i partiti politici, dai conservatori
agli anarchici - è progettato per far apparire vere le bugie e rispettabili
gli omicidi, e per dare un aspetto di solidità all’aria fritta”).
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