Manifestazioni contro il G20 del 7 ed 8 luglio 2017 ad Amburgo: proteste utili o pubblicità gratuita al convegno dei buffoni?
Amburgo la ricca città stato col maggior numero percentuale di milionari in
Germania, è in stato di assedio questo fine settimana. Gli amburghesi avevano
per buone ragioni rifiutato di ospitare le future Olimpiadi, che sono ormai
ridotte ad un’unica disciplina non propriamente sportiva: gare d’appalto per
consentire l’ appropriamento dei fondi destinati alle costruzioni che finiti i
giochi andranno in disuso (la loro funzione infatti non è la pubblica utilità
ma l’appropriazione di tangenti da parte di politici e loro sostenitori). Purtroppo non sono riusciti ad evitare la
pagliacciata del G 20: chi ha potuto, come mio figlio, ha preso le vacanze in
questo periodo.
I motivi ufficialmente dichiarati per cui è stata scelta proprio questa
città (per decisione della Cancelliera Merkel) sono i seguenti:
1) omaggio al defunto
ex-Cancelliere Helmut Schmidt, già sindaco di Amburgo e ispiratore del futuro G
20 (sua proposta all’incontro al vertice di Rambouillet nel 1975).
Difficile credere che sia stato il vero motivo, l’attuale cancelliera è del
partito CDU (Cristiano Democratico), Schmidt era SPD (socialdemocratico).
2) Fra tutte le città tedesche Amburgo è
di gran lunga quella con maggior ricchezza e minore povertà diffusa, la
più verde e turisticamente credo la miglior attrezzata, quindi la più
presentabile.
3) La sede scelta per le riunioni è il salone delle fiere
esattamente nei pressi del famoso quartiere a luci rosse di St. Pauli. Alcune male lingue hanno
sostenuto che la scelta di Amburgo serviva a facilitare ai
partecipanti il comodo raggiungimento dei bordelli viciniori. Ritengo che questa sia una volgare esagerazione. È si vero
che vicino al luogo scelto, il salone delle fiere, c’è la Davidstrasse, piantonata dalle prostitute davanti ai bordelli, ma si tratta di
un’attrazione turistica, offerta in internet per 25 euro ai turisti che
desiderano questo “Historischer Hurentour“ (tour storico delle battone) che è
piuttosto una ricostruzione storica in costumi (succinti, questo sí) piuttosto
che una reale offerta di tali servizi. Questi in Germania non sono mai sulle
strade ma nei regolari luoghi dove le professioniste offrono sotto il controllo
statale i loro servigi e pagano le tasse …sulle entrate). Dunque è ingenuo credere che i partecipanti
al G 20 debbano andare in cerca di bordelli, probabilmente anche questo aspetto
è stato organizzato con tutta discrezione per coloro che ne hanno necessità o
abitudine (ammettiamolo pure, non dovrebbero essere pochi fra le centinaia di funzionari al seguito
degli arroganti buffoni che come capi di governo o di Stato credono di
rappresentare il 64 % dell’umanità).
4) uno dei più
probabili motivi collaterali per la scelta di Amburgo potrebbe essere invece la lontananza dal Sud d’Europa, quindi da dove potrebbe attendersi il maggior numero di
manifestanti essendo esattamente quelle le nazioni europee che hanno subito i
maggiori disastri per effetto delle politiche neoliberiste, cioè della suprema
religione i cui trionfi si celebreranno appunto al G 20.
La Germania ovviamente è ben organizzata per tali contestazioni, ecco un
elenco delle misure rese note (ma sono ovviamente solo la punta dell’iceberg di
quelle predisposte che sono tenute segrete).
Democraticamente sono state autorizzate ben 26 dimostrazioni, ma non senza
misure precauzionali:
-
11
elicotteri della polizia in volo permanente sulla città;
-
38 chilometri quadrati di area interdetta
alle manifestazioni (resta praticamente la periferia a disposizione) ;
-
70 poliziotti a cavallo;
-
185 cani poliziotto;
-
400 posti in prigioni mobili predisposte per
incarcerare i dimostranti violenti.
Ovviamente ci devono essere altre misure, matematicamente infatti 400 : 26
fa circa 4 arresti per dimostrazione, troppo poco. Idem per i 185 cani ed i 70
cavalli (tre cavalli e meno di 7 cani per dimostrazione).
Bisogna comunque tenere conto che non tutte le dimostrazioni avverranno
contemporaneamente, quindi cani e cavalli si dovranno spostare da una
dimostrazione all’altra.
Ma veniamo al punto fondamentale: val la pena dimostrare ?
È una domanda alla quale è difficile rispondere. Ricordando il G 20 di
Genova, non servirebbero altri commenti:
un morto, centinaia di feriti, processi, ma nessun risultato concreto. Se da un
lato le dimostrazioni contro il G 20 servono a dimostrare il traballante
sostegno popolare di coloro che si credono i “potenti della terra” (e sono
invece semplici marionette dei veri poteri economici e finanziari che li
foraggiano e li intronano finanziando le loro campagne elettorali), nello
stesso tempo fanno pubblicità gratuita a questi squallidi personaggi.
Inoltre c’è il rischio che come spesso sperimentato, di fatto i “violenti”
siano gli utili idioti (se non ancora più probabilmente i provocatori
prezzolati dai governi) che servono a squalificare i dimostranti pacifici.
Il fatto che si siano quantificati in anticipo i posti per gli arresti fa
dubitare che la polizia sappia già chi
andrà ad Amburgo per provocare disordini durante le manifestazioni pacifiche, e
se lo sa il motivo è purtroppo facile da immaginare, v. sopra.
Dunque ritengo che sarebbe più intelligente ignorare del tutto questo
lurido spettacolo di buffoni e organizzare invece - altrove (per evitare
appunto le provocazioni), convegni
alternativi in cui si esaminano le decisioni prese al G 20, o meglio quanto di esse viene reso noto,
premesso che tutte le decisioni vengono sempre prese ben prima e senza
discussione alcuna poiché sono scritte fin nei dettagli dalle lobbies, il G 20
serve esattamente come i concili cattolici a proclamare decisioni prese in
piccoli consessi: dogmi, santi e beati, nel nostro caso dogmi economici per
santificare il profitto.
Dunque a chi me l’ha chiesto confermo: non andrò ad Amburgo. E siccome
sapevo che i buffoni avrebbero profanato conla cena offerta in loro onore nel bel
ristorante sotto l’auditorium della nuova Filarmonica inaugurata all’inizio
dell’anno, ci sono andato in aprile (un concerto memorabile di Chick Corea
offertomi da mio figlio che era riuscito a reperire i biglietti da lungo esauriti).
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