Donnerstag, 28. Januar 2016

Immigrazione imbrigliata e finanza scatenata: una tanto inversa quanto perversa proporzione.



Con vari accenti ma identica intenzione i governanti europei hanno iniziato l’anno 2016 promettendo di risolvere a modo loro il problema dei rifugiati, un problema di cui sono in larga misura responsabili. Tanto assurda quanto semplicistica la loro miserabile ricetta: chiudere i confini. Una dimostrazione di enorme ignoranza della storia poiché mai una tale misura ha avuto la benché minima possibilità di successo: nulla e nessuno può fermare questo fenomeno finché non se ne eliminano le cause (che invece per sciagurata ostinazione si continuano a fomentare: bombe, interventi militari). 
Nell’epoca della sempre maggior facilità di circolazione delle informazioni dovrebbe essere sempre più difficile per i governanti turlupinare i cittadini, ma esattamente l’opposto è il caso: mai come attualmente assistiamo a truffe ed inganni incredibili e vediamo un crescente numero di cittadini cadere facile preda della demagogia che li mobilita contro falsi obiettivi mentre nel contempo li depreda dei propri risparmi e sostiene il perverso trasferimento di ricchezza dal basso verso l’alto, dalle moltitudini ai profittatori, agli speculatori ed alle élites des rentieres, che sociologicamente corrispondono alle “volpi machiavelliche”  ed ai   “leoni”  nella classificazione di V. Pareto, ritornato di triste attualità.
Mai come ora la forbice del reddito è stata cosí aperta: in Germania il 60 % del patrimonio è nelle mani del solo 10 % della popolazione, una disparità con tendenza fortemente crescente.
La politica economica dell’UE procede infatti per liberalizzazioni crescenti del mercato finanziario, ingannando i piccoli risparmiatori con finte sicurezze (il sistema europeo di protezione dei depositi entrato in vigore quest’anno è immediatamente vanificato dai contestuali “bail-in” che è una confisca bella e buona dei risparmi in caso di fallimento degli istituti bancari).
Mentre dopo anni di trattativa segreta in violazione dei più elementari principi di partecipazione e democrazia, sta per essere ratificato un trattato di sottomissione dell’economia europea a quella USA (il famigerato TTIP) e le manovre della Banca Centrale Europea stanno inesorabilmente erodendo i risparmi dei cittadini e desertificando la produzione industriale nei Paesi del Mediterraneo, i governanti europei ed i funzionari a Bruxelles invece di studiare in maniera solidale la soluzione del problema dei rifugiati altro non sanno immaginare che la chiusura dei confini, cioè il metodo dello struzzo che mette il capo sotto la sabbia (ma dimentica che il cu… resta fuori).   

L’inversa proporzione è esattamente questa: crescente liberalizzazione dei capitali e degli strumenti finanziari e sempre più restrittive misure di contenimento delle migrazioni e dell’arrivo di rifugiati. Sgomenta la crescita improvvisa di aperto razzismo, quasi che queste espressioni di bieca ignoranza fossero state celate sotto l’apparente sentimento democratico di quei cittadini che si scoprono e xenofobi e non si vergognano di scendere in piazza a dimostrare contro i malcapitati rifugiati che fuggono dai Paesi distrutti per scampare alla morte.
IL fenomeno dilaga in tutta la Germania, gli ignoranti dimostranti non sono più unicamente concentrati nella ex Germania dell’Est, da dove tanto volentieri sarebbero fuggiti quando erano sotto il regime comunista, ma che ora non hanno né un briciolo di solidarietà né di decenza e bruciano le case in costruzione per i rifugiati.
Pegida, (l’acronimo significa “patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente”) è il simbolo dell’imbarbarimento e della vergogna, ma anche altri raggruppamenti xenofobi di uguale matrice (AfD_ Alternativa per la Germania) stanno per entrare nei parlamenti regionali stando alle statistiche.
I partiti tradizionali che si definiscono democratici, a parole si distanziano dai gruppi fascistoidi ma poi scatenano le paure dei cittadini contro i rifugiati, ingigantendo fenomeni di delinquenza comune, come le aggressioni sessuali di Colonia ed altre città tedesche, e nello stesso tempo, con perfidia inaudita e sommo disprezzo verso i cittadini predispongono i meccanismi per depredarne i risparmi a favore dei profittatori che foraggiano questo indecente e corrotto sistema politico.
Sfugge ai più la percezione del come la fuga dai Paesi invasi ed occupati o dati in preda a ribelli istigati, armati e finanziati per interessi economici (petrolio) e militari- strategici (accerchiamento della Federazione Russa, destabilizzazione del Medio Oriente per ridisegnarne la carta a favore di Israele e dell’Arabia Saudita, la dittatura più oscena, l’islamismo più cruento e tuttavia pienamente appoggiato e osannato dall’Occidente.
L’Unione europea ed i governanti tutti pagheranno cara questa loro cecità e codardia, nonché la mancanza di solidarietà e gli inganni che perpetrano a spese dei propri cittadini.
Ma anche le popolazioni europee stanno pagando e pagheranno un pesantissimo scotto per aver sostenuto senza reagire queste corrotte élites: la globalizzazione non procede a senso unico: se passano i capitali ed i profittatori, altrettanto libero il passaggio delle loro vittime in fuga dalle zone devastate per arricchire i mercanti di morte ed i profittatori dei conflitti armati.     

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