Montag, 1. September 2014

   Ieri in Afganistan oggi in Ucraina ? 

Per chi ha conosce la storia dell'intervento russo in Afganistan una cosa è chiara : né Putin né i suoi generali cadranno mai nell'errore fatale di un intervento diretto in Ucraina. Putin si era fatto concedere i poteri di intervento dal Parlamento, era un chiaro bluff per scongiurare le sporche manovre USA e dei servi UE che gli erano ben note (si dimentica che è stato funzionario KGB e dunque h ai mezzi per conoscere tutte le mosse dell'avversario).  Non avendo potuto fermare il golpe USA a Kiev, Putin  ha immediatamente reagito con l'inattesa " mossa del cavallo" riunificando in modo incruento e con forte aumento di popolarità interna la Crimea e vanificando la mossa fin troppo scoperta degli USA che cercavano di fargli soffiare le basi navali nel Mar Nero dopo lo smacco di non essere riusciti a togliergli quelle in Siria. E immediatamente dopo ha dimostrativamente chiesto al parlamento di revocargli l'autorizzazine ad intervenire in Ucraina.    
Avendo un'arma formidabile (i rubinetti del gas) la Russia non ha assolutamente bisogno di intervenire direttamente in Ucraina.   
Ma per esigenze strategiche vitali (basi navali con capacità nucleari insispensabili per la dissuasione) la Russia nemmeno potrà mai tollerare basi NATO in Ucraina. Scartata dunque l'ipotesi inutile e pericolosa dell'intervento diretto (le menzogne occidentali al riguardo sono semplicemente ridicole, finora hanno potuto mostrare unicamente 10 soldati russi catturati al confine) e non mancando i volontari di tutti i colori e nazioni pronti a combattere in Ucraina coi filorussi, sará sufficiente fornire loro armi e istruzioni, esattamente come fecero gli USA in Afganistan.
E se interferenza si può chiamare il tentativo russo di evitare le basi NATO cioé il fucile puntato davanti alla porta di casa,  sarà interferenza analoga a quella giá in atto da parte degli stessi USA che finanziano gli agenti paramilitari (le ditte di mercenari privati giá sperimentate in Afganistan e Irak) che giá combattono al fianco dei poveri disgraziati soldati ucraini, questi poveretti mandati ad ammazzare i concittadini ed a morire per interessi dell'industria militare USA e UE e che infatti appena possono fuggono in Russia e disertano o addirittura si alleano con i filorussi.
Inoltre c'è da tener conto che gli aiuti economici promessi dall'Occidente, se mai arriveranno, verranno intascati dai governanti il cui livello di corruzione è per ammissione degli Organismi internazionali giá ora spaventoso. I governanti non avranno nemmeno bisogno di  spartire questi fondi con gli oligarchi visto ch ein parte i due ruoli coincidono, uno di essi è infatti il Presidente Poroshenko.
La popolazione finirà per ribellarsi quando si renderà conto che il promesso eldorado dell'associazione con l'UE era un inganno per rovinare definitivamente la loro giá precaria economia, i che l'attuale governo fantoccio (per di più sciolto) raccoglieva erano giá in forte calo. Nonostante l'arresto di giornalisti ed il bavaglio alla stampa e la censura alle reti TV i cittadini si rendono lentamente conto di essere stati ingannati. 
Che l'UE sia infatti in grado di mantenere anche la centesima parte delle promesse di aiuto economico fatte all'Ucraina per convincere i suoi corrotti governanti fantoccio a tagliare il cordone ombelicale con la Russia è pia illusione e chiaro inganno: non si capisce dove l'UE potrebbe prelevare i fondi necessari visto che è già in complessivamente in recessione e non è stata in grado nemmeno di aiutare non dico la Grecia con 10 milioni di abitanti ma nemmeno Cipro con un solo milione di cittadini, i cui conti ha dovuto saccheggiare per pagare i debiti delle banche e si trova con tutti i Paesi PIGS indebitati irrimediabilmente e con debito sovrano galoppante. Se anche per un miracolo si dovesse ancora evitare la guerra militare, quella economica già in pieno corso avrá effetti non meno devastanti in Europa tutta, forse solo con meno morti e minori distruzioni.
E visto che è di moda parlare di "linee rosse" direi che almeno una è stata indiscutibilmente superata in Europa:  fascisti ed epigoni dei collaboratori nazisti sono stati riverniciati di "democrazia" ed autorizzati (e finanziati) a bombardare le cittá ribelli del proprio Paese. Siamo tornati in Europa alla situazione dipinta da Picasso (Guernica), con la differenza che ad aiutare i fascisti nonsono governi che si dichiarano politicamente omologhi come a suo tempo l'Italia mussoliniana o la Germania hitleriana, ma una UE che si presenta come candida e pacifica colombella vantando tanto di Premio Nobel e intanto distribuisce armi in zone di conflitto (Kurdistan) non esegue scrupolosamente gli ordini USA comminando sanzioni tanto immotivate quanto autolesioniste e che in ogni caso  non solo non otterranno l'effetto sperato ma il suo opposto, rafforzando il comprensibile senso di ingiutizia subita fra i cittadini russi e giustificando le controsanzioni anche se creeranno loro problemi.
Di una cosa si deve dar atto ai governanti dell' UE: che almeno nella loro cieca follia mantengono una perfetta coerenza, prendendo decisioni che sono ciascuna più insensata della precedente ma che procedono tutte sulla medesima rigorosa linea autolesionista: dallo sciagurato intervento in Libia a quello attuale in Ucraina fino alle armi ai Curdi la direzione verso il disastro non si scosta di un grado.       

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