Freitag, 13. September 2019

Chimica e politica

Le virtú  politiche delle élites borghesi (benpensanti-umanitarie-liberali-democratiche ecc. ecc.,) si possono riassumere in un solo aggettivo "europeiste" ( cioè di obbedienza assoluta gesuito-cadaverica alle oligarchie UE).
Costoro si stracciano le vesti indignate ad ogni rimbalzo populista del corpo elettorale, la loro maledizione verso i presunti colpevoli se necessario arriverebbe anche alla "damnatio memoriae".
La loro ricetta antipopulista, in mancanza di argomenti tangibili e soprattutto di alternative credibili si trincera dietro la più ipocrita delle strategie: la colpa è dei leader "populisti".
Abbiamo dunque la "reductio ad .. Grillum, Salvinium, Trumpium, Le Penium, ...  ecc.).
Costoro avre bbero bisogno di ... una lezione di chimica.
Il "corpo elettorale" sottoposto ad ogni sorta di trattamenti menzogneri di stampa e TV, rimane tuttavia come ogni elemento o composto chimico, materia reale in un mondo reale e non massa immaginaria.
Gli odiati "leader" populisti che raccolgono sempre maggiori consensi andrebbero dunque visti come la classica "cartina di tornasole" e  non come i responsabili dell'orientamento "populista" (un termine vuoto che - come a suo tempo scrisse il sociologo tedesco Ralf Dahrendorf  - che fu direttore della London School of Economics viene utilizzato come offesa comoda e facile maledizione che si autogiustifica contro gli avversari in mancanza di argomenti validi).
Come insegna la chimica, non è la cartina che cambia la natura della sostanza in cui é immersa, ma viceversa, ne rivela semplicemente la vera natura in una soluzione acida diventa rosa, in una basica diventa blu.
Se le politiche di un partito non  affrontano i problemi reali e conducono a risultati disastrosi, ovviamente la massa elettorale si orienta verso soluzioni alternative che possono piacere o meno, ma che vanno intanto comprese e - qualora derivate da falsa informazione - si devono pazientemente correggere ristabilendo la verità e smentendo le menzogne attraverso la controinformazione,; oggigiorno basterebbe già la trasparenza (ma abbiamo purtroppo invece il soffocamento di chi rivela i crimini e le malefatte dei regimi - Assange docet).
Dunque l'indagine dovrebbe partire dalla constatazione evidente ed innegabile che la massa elettorale esprime consenso o dissenso nei confronti delle decisioni politiche e  in subordine delle promesse credibili premiando o castigando i leader che le impersonano.
E siccome non è la coda che agita il cane ma viceversa, l'analisi degli orientamenti politici deve partire appunto dai problemi cosí come sono visti dalla massa elettorale.
La stupida abitudine di apostrofare di fascismo ogni dissidente che si permette di criticare le disastrose politiche dell'UE non ottiene infatti altri risultati che rafforzare le convinzioni acritiche o apertamente false degli elettori. Coloro che si sentono ad esempio minacciati dall'immigrazione incontrollata sono più facilmente disposti ad accettare l'arrivo di migranti se riconoscono che i governanti hanno previsto ed attuano tutte le misure necessarie ad evitare che, invece di essere un vantaggio comune, l'immigrazione selvaggia diventi un problema per tutti, a cominciare proprio dai migranti. Se si accoglie indiscriminatamente bisognosi di asilo e criminali in fuga dai loro Paesi, al primo crimine di questi ultimi, la popolazione autoctona logicamente comincia ad esprimere una certaq diffidenza verso tutta la categoria: è un fenomeno inevitabile che basterebbe il buon senso a far capire, evidentemente l'ipocrisia buonista non contempla l'uso del buon senso.   
Se gli agitatori xenofobi e fascistoidi - che esistono e ingrassano sullo sfacelo delle sinistre cieche ed ottuse - hanno buon gioco , è perché invece di prendere sul serio i problemi inevitabili causati da arrivi incontrollati e cercare di risolverli,  li si ignora diffamando coloro che li vivono. I Paesi che hanno saputo affrontare in questo modo l'arrivo indispensabile di lavoratori stranieri  hanno un tasso di xenofobia enormemente minore di quelli che per falso buonismo (alias menefreghismo delle élites non toccate direttamente dai problemi ) hanno semplicemente fatto appello al "senso umanitario" bollando e diffamando chi menzionava i problemi come xenofobo o fascista  senza preoccuparsi minimamente di affrontare i problemi.  
La Svizzera ha una percentuale di stranieri intorno al 25 % della popolazione autoctona mentre la Germania ad es. ne ha soltanto il 14 % . In Svizzera l'immigrazione è controllata, in Germania no. Ecco perché in Svizzera i referendum anti-stranieri promossi dalle destre regolarmente falliscono l'obiettivo, mentre in Germania il partito novello AfD Alleanz für Deutschland in molte città ha raccolto nelle ultime elezioni regionali oltre il 40 % dei suffragi divenendo di colpo il secondo partito.
In Italia l'ipocrisia di partiti come la sedicente "sinistra" stracciona (PD e affiliati ) ha portato la Lega a risultati analoghi. Lungi da iniziare un percorso di umile esame di coscienza, i responsabili di questa evidente involuzione della massa elettorale si sono limitati alla "reductio ad Salvinium": esattamente come gli imbecilli girotondi dei sinistroridi alla caduta di Berlusconi (per mano straniera beninteso, poiché nessun partito italiano era stato in grado di contrastare l'ascesa del suddetto magnate). Inneggiavano alla fine del "berlusconium" - che invece si rivela eterno, inneggiavano al salvatore della patria Monti  (anch'egli piazzato al governo da mano straniera), artefice di politiche assurde pur osannate dal Parlamento Europeo (con regolare ovazione all'impiedi, tutti ad applaudire proposte che uno studente di economia di media preparazione poteva riconoscere facilmente come assolutamente controproduttive quali in effetto si sono rivelate, anzi disastrose). Esattamente come ora, gli stessi ottusi burattini pensano di aver sconfitto il "salvinium"   grazie al signor Conte, capo del governo unicamente perché approvato dall'UE per l'unica virtù che conta: il vassallaggio incondizionato all'UE, sancito dal voto "populista" col quale - grande ironia della storia - colei che malediva il M5S è stata eletta (meglio cooptata" alla guida dell'UE esattamente da coloro che fino al giorno prima aveva maledetto come populisti. I risultati del nuovo (vecchissimo) governo italiano sono fin troppo facilmente prevedibili, un disastro ed un'agonia senza fine dell'economia, un salasso crescente di italiani in fuga verso l'estero e il resto dei problemi coperti e dissimulati con ipocrisia professionale.  

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