Mittwoch, 30. Januar 2019

La farsa del Brexit, ovvero l'UE come l'AIDS. 

Come la falsificazione del concetto di "Nazione"  ha permesso che in Europa si insediasse una cupola mafiosa (alias UE) che domina il continente europeo per gli interessi di pochi e la rovina di tutti gli altri.  
Le scene disgustose farsesche o meglio da avanspettacolo che si recitano attualmente nel Parlamento britannico sono la prova lampante di come pochi decenni di appartenenza all'UE abbiano potuto distruggere una tradizione democratica di secoli anche nel Paese dalla più lunga tradizione libertaria e democratica del continente, quale era appunto l'Inghilterra. 
Una decomposizione graduale ma a quanto pare inarrestabile. Che l' Inghilterra dopo questa evidente dimostrazione dello scadimento delle proprie istituzioni resti nell'UE o ne esca cambierà poco: e se anche ne uscisse, come sembra sempre meno probabile, non sarà più che l'ombra di sè stessa. Appartenere ad un'istituzione profondamente antidemocratica come l'UE lascia tracce indelebili.  Il nazionalismo ha come tanti altri fenomeni, due aspetti: uno positivo, l'autonomia ed indipendenza, l'altro negativo, l'idea di superiorità rispetto alle altre nazioni. I fautori dell'UE hanno abilmente cancellato il primo aspetto sovrapponendogli il secondo. Chi si dichiara nazionalista nel senso di fautore di un' indipendenza coniugata alla responsabilità di conduzione dei propri affari, in comune accordo e senza imporre o danneggiare altri Paesi, viene diffamato come fascista dalla cricca dominante dell'UE, che è appunto il peggior esempio di mutazione moderna del fascismo: senza olio, manganello e camice nere o marroni, ma pronto ad ogni nefandezza e falsità pur di mantenere la presa ferrea sui dominati. Senza alcuno scrupolo anche se si tratta di ridurre alla miseria ed alla completa sottomissione interi Paesi, come appunto avvenuto per la Grecia, la prima "colonia economica" interamente assoggettata al diktat UE ma esclusivamente con armi economico-monetarie  senza necessità di interventi "manu armata".   L'idea che un Paese possa desiderare indipendenza è ridicolizzata e diffamata apppunto come fascismo: senza che a nessuno balzi agli occhi come questa fosse esattamente la politica del primo fascismo: l'esempio più crasso è il silenzio da un lato e la complicità dall'altro dell'UE nella repressione  del movimento indipendentista catalano. In Spagna sono incarcerati i sostenitori dell'indipendenza catalana, esattamente come marcivano nellle galere del regime franchista. Ed intanto, per distrarre l'opinione pubblica da questa evidente nefandezza, l'UE - governo tedesco inprima linea ma seguito a ruota da quello spagnolo e francese, pronti ad obbedire al diktat USA ed adoperarsi per la "democratizzazione" del Venezuela, che ipocritamente proprio l'UE con le proprie sanzioni ha contribuito ad impoverire conducendo alla guerra civile.
Nulla di nuovo, è una parte già recitata dall'UE nello smembramento della ex-Jugoslavia, senza scrupolo alcuno per centinaia di migliaia di vittime: il " divide et impera" da un lato, laddove da un lato lo sgretolamento di Paesi interi si rivela utile ai propri fini osceni, ma dall'altro c' è la ferrea coercizione per imporre la permanenza forzata nell' UE. Dunque Paesi che si assoggettano a servire chi questa unione la domina per i propri interessi di parte scadono a miserabili vassalli.    
L'ingresso nell'UE assomiglia dunque sempre di più al contagio con l'AIDS: facile infettarsi, impossibile guarirne. Come tutte le cupole mafiose l'UE non può permettere che alcuno degli adepti si dissoci, poiché questo significherebbe l'inizio della fine, avvierebbe uno sgretolamento dell'intera unione. Se fosse certo o almeno molto probabile che chi abbandona l'UE recuperando la sovranità consegue risultati negativi o magari anche disastrosi come in continuazione viene preannunciato, l'UE non avrebbe alcuna obiezione, sarebbe anzi un ottimo strumento di propaganda: "vedete che cosa succede a chi abbandona l'UE !!" . Se invece, come appunto accade, l'UE non lascia nulla di intentato per convincere o meglio per costringere chi è prigioniero a non fuggire, è perché è evidentissimo che chi è fuori sta meglio di chi è dentro. Questo vale già per l'euro (tutti i Paesi fuori area euro hanno superato la crisi del 2008 meglio di quelli infettati dalla moneta unica), ma vale ancor più per l'appartenenza stessa all'UE. Unione che sempre più si rivela di fatto come un asse Franco-Tedesco, laddove la Francia recita la parte che le impone la Germania. Le analogie alla Repubblica di Vichy diventano sempre più evidenti. Inutile illudersi che una tale Unione fasulla, nella quale il capobastone decide ed impone i propri interessi a tutti gli altri, possa avere un futuro pacifico. La Germania ha sperimentato nelle sue regioni orientali (ex-RDT) la trasformazione dell'UE in un meccanismo tutto a proprio vantaggio: una forma moderna di colonizzazione che sta procedendo a grandi passi nel bacino mediterraneo. Chi volesse constatare coi propri occhi quale sarà il destino del resto d'Europa se questo disegno non verrà bloccato, può compiere un breve viaggio nella ex-RDT: spopolata, deindustrializzata, ridotta a serbatoio di manodopera a buon prezzo poiché a 30 anni dalla "riunificazione/colonizzazione forzata" è rimasta un'area salariale depressa senza futuro, ma utile per garantire la moderazione salariale nell'altra parte della Germania, quella che con lungimirante politica imperialista pro domo Marshall aveva trasformato nel Vassallo dominante degli USA in Europa. Soltanto la Francia si era opposta a questo disegno, ma erano altri tempi, basta pensare alla diversità di statura (fisica e soprattutto politica fra un De Gaullle e quelli che hanno diretto negli ultimi decenni il Paese, Sarkozy, Hollande, Macron, i nanetti al servizio del vassallo citato). Scrivo questo da cittadino tedesco che guarda un po' più in là degli indiscutibili vantaggi immediati conseguiti dalla Germania: l'Europa non ha mai sopportato a lungo una predominanza. Le forze centrifughe spaccheranno questa UE che assomiglia sempre di più, ma unicamente nel negativo, alla UDSSR, di cui ha però unicamente tutti i peggiori vizi ed in massima misura.

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