Freitag, 13. April 2018

Nuovi lessemi per governanti scemi.

Dobbiamo coniare un nuovo termine: “idioipocrisia” oppure “ipocrisidiozia”


Questo termine diviene sempre più necessario in un mondo in cui i rapporti internazionali non sono più guidati dalla logica né da un minimo di rispetto reciproco ma unicamente dalla furia bieca e dal profitto, e la legge del più forte (o più ipocrita, carogna, bugiardo, falso e ladro) ha di fatto sostituito e cancellato il cosiddetto “diritto internazionale”.

Abbiamo due esempi recenti (ma esatta continuazione dei noti casi analoghi del passato): le provocazioni e la ricerca di pretesti sempre più assurdi   ed insostenibili per giustificare aggressioni militari, riversando per sommo di ipocrisia la colpa sulle vittime.
In fondo una versione moderna della sempre attuale favola del lupo e dell’agnello.

Siamo arrivati ad un passo dalla guerra con una motivazione che lascia senza parole chiunque ancora abbia un briciolo di cervello e sappia connettere le informazioni per scoprirne la falsità.
In Siria da ormai sette anni stiamo assistendo ad una guerra di aggressione che NON è una guerra civile: i ribelli sono stati finanziati, armati ed istruiti da potenze straniere (di certo gli USA, per loro stessa ammissione e vanto – v. in internet le dichiarazioni della candidata rombata alle elezioni presidenziali). Poi ci sono i Talibani, Al Quaida ecc. ecc.
Infine, e questo è il colmo dell’ipocrisia, un’offesa al buon senso, gli USA appoggiano i “ribelli moderati”, un concetto nuovissimo, una follia smisurata:  si tratta di combattenti che usano fionde, cerbottana, proiettili di gomma, petardi per protestare contro il regime ?   NO sono fondamentalisti esattamente come i Talibani, vogliono distruggere lo Stato ed istituire il Califfato e per questo sono finanziati dagli USA ed altri Stati che hanno tutto da guadagnare con lo sfacelo e smembramento della Siria. Non serve nominarli qui questi Stati poiché sono ben noti, si presentano e si vantano da soli delle loro aggressioni. Nel frattempo il numero delle vittime siriane si avvicina al mezzo milione.
La Russia è intervenuta richiesta del “dittatore” - che a onor del vero è stato eletto con procedure riconosciute corrette dagli osservatori esterni, certamente non appoggiato da tutta la popolazione, ma questo è un caso generale. In nessun Paese al mondo (salvo la Russia di Putin) le elezioni e le indagini di opinione rivelano un sostegno oltre il 50-60 % per alcun governante, e generalmente le cifre dono di gran lunga più basse. Dunque avere oppositori fa parte di ogni sistema politico. Avere oppositori armati si molti, armati da altre Potenze ... eccone uno.  
Ogni Stato in cui convivono religioni e gruppi etnici diversi e fra di loro opposti deve avere e un forte potere centrale per evitare l’anarchia e la guerra civile. Un dittatore non è il massimo del buon governo, ma meglio di un’anarchia completa dove alla fine se si è ammazzato un dittatore se ne ritrovano poi 1000, tutti più sanguinari e corrotti di quello eliminato, come è successo in Irak ed in Libia.
Orbene, premesso che nessuno Stato ha il diritto di ingerirsi negli affari interni di un altro, tanto meno a mano armata, che cosa c’è di più assurdo ed ipocrita della  “coalizione punitiva”  che si sta costruendo per abbattere il governo siriano, esattamente ora che a fatica aveva cacciato i terroristi al soldo dello straniero. Che le operazioni di riconquista siano costate la morte di un gran numero di civili è tragico, ma qual era l’alternativa ? Lasciare che costoro si impadronissero dello Stato per distruggerlo e gettarlo nel più completo disastro e poi mettere su un governo fantoccio al soldo degli aggressori cosí come è stato fatto in Irak ?
Ebbene è esattamente questo il mostruoso e malvagio disegno del capo bastone USA e dei suoi fedeli e striscianti servitori, Unione Europea in testa in questa vergognosa funzione. 

Il pretesto dei gas che sarebbero stati utilizzati dal governo Siriano contro i propri cittadini è indimostrato, a meno che non si vogliano spacciare per prove i falsi filmati messi in circolazione (a comando) da un’organizzazione finanziata esattamente dagli stessi che già avevano armato i ribelli (e continuano a farlo) . La domanda “cui bono” dovrebbe suggerire cautela anch eai più creduloni: l’ultimo che aveva bisogno di usare i gas era proprio il governo siriano, visto che nelle presunte zone dove sono stati girati i filmati anche gli ultimi ribelli se ne stavano andando via. 

Ma infine: la prova più lampante che si tratta di una provocazione è la fmosa frase di Obama: c'è una linea rossa, i gas: se Assad li usa lo attacchiamo. Come se soltanto i morti da gas fossero da rimpiangere. Il vero motivo era il segnale cosí dato ai ribelli finanziati dagli USA: create una provocazione coi gas e noi possiamo intervenire a vostro favofre spacciando l'aggression ecom edovere morale al quale non possiamo sottrarci: l'Everest dell'ipocrisia. Dunque ecco perché un centinaio di morti (veri o finti che siano) fa stracciare le vesti agli ipocriti governanti suddetti, che invece sul circa mezzo milione di morti per i combattimenti sono stati prudentissimi. 
E poi: nessuno vede l’enormità dei due pesi e due misure: in Jemen uno stato straniero (Arabia Saudita) massacra le popolazioni ribelli contro il regime corrotto, in Siria invece gli stessi armano i ribelli contro il governo ? .
Certamente la spiegazione è evidente: L’ Arabia Saudita compra armi da un po’ tutti gli Stati europei, in testa Germania, GB, Francia e poi molti altri, casualmente sono quelli che si mettono in testa alla coalazionepunitiva come i "Grandi Giustizieri", i novelli crociati, manca soltanto il Dio lo vuole" com emotto. Anzi a ben  vedere c' è, anch ese sitratta del Dio Denaro. 
 Ed infatti ecco Macron che accoglie all’Eliseo il monarca saudita, grande esempio di democrazia come Stato teocratico, venuto per comprare armi e garantire migliaia di posti di lavoro alle ditte di armamenti francesi (e ovviamente, motivo principale, i grandiosi profitti degli azionisti): il sangue e le sofferenze delle migliaia di  vittime di questi armamenti  non interessano un fico secco. 
Un non dimostrato attacco con gas che fa decine di vittime è invece insopportabile, occorre fare altre vittime e bombardare. Se un chirurgo sparasse una raffica di mitra contro un tumore per eliminarlo verrebbe ricoverato per pazzia, ma se invece a “dare una lezione” al dittatore Assad a colpi di bombe sono coloro che dallo sfacelo del suo Stato sperano di ricavare profitti, allora queste aggressioni divengono addirittura un “dovere morale”.
Sappiamo benissimo tutti, quali sono le vere motivazioni, per cui possiamo designare ciò che fanno i governanti USA e UE come   “idioipocrisia” oppure “ipocrisoidiozia”. Per i  governanti stessi   non necessita invece un neologismo: sono semplici malfattorie  delinquenti.
Per essi ci vorrebbe una nuova sessione del Processo di Norimberga, con tanto di tiro alla fune finale.  




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