Mittwoch, 16. August 2017

Sparbuch-Dogma ovvero: perché gli elettori tedeschi riconfermeranno la Cancelliera Merkel pur detestandola.  

Non Merkel, Schäuble !

Gli elettori tedeschi il 24 settembre prossimo sceglieranno ancora una volta la Cancelliera Merkel ?  Sí, ma non certo perché sono entusiasti di lei: fondamentalmente perché solo scegliendo lei possono garantirsi il ministro delle finanze Schäuble.
Lo amano poiché rappresenta la quintessenza del rapporto popolare coi risparmi: il suo dogma dell'indebitamento ZERO ("Schwarze Null") farebbe di lui un ottimo amministratore di condominio, ma è un controsenso in economia poiché anche uno studente al primo semestre sa che il primo passo per gli investimenti è il debito e i capitali per gli investimenti non nascono dal risparmio ma arrivano dopo,  come copertura del debito coi profitti dell'investimento. 
Ma per chi conosce la mentalità tedesca in materia di credenze popolari sull'economia, sa benissimo che assurdamente proprio nell'economia più forte d'Europa, con le società che distribuiscono i dividendi più cospicui, solo il 6 % dei cittadini tedeschi possiede azioni, mentre ad es. in Olanda sono il 30 %, e in quasi tutti gli altri Stati europei le quote di cittadini che investono in azioni è maggiore. Quello che non fanno la maggioranza dei cittadini ovviamente lo fanno le banche e il ristretto numero degli azionisti che infatti si arricchiscono aumentando di anno in anno il clan dei milionari. E dunque anche la Germania cresce sì sul debito, ma non sul proprio, bensì su quello altrui! 
La stabilità tedesca si fonda sulla moderazione salariale e sull'atteggiamento conservativo dei risparmiatori, e per questo i capitali continueranno ad affluire sulle obbligazioni statali tedesche anche a tassi di interesse negativo. Solo grazie a questo facile escamotage il Ministro delle finanze Schäuble può ottenere e vantare come proprio merito il "debito zero" del bilancio statale, puntando il dito sugli Stati spendaccioni e non "virtuosi", con la certezza di poter contare sulla dabbenaggine dei risparmiatori tedeschi. 
Ma è un risultato temporaneo e possibile soltanto a spese altrui, grazie non alla finta virtù ma avvantaggiandosi dei vizi altrui. Una strategia che non può durare all'infinito. 
Certo, di servi supini pronti a vendere il proprio Paese agli interessi del Capitale tedesco , cioè di Tsipras, Monti, Letta, Renzi e simili se troveranno ancora per un po' di tempo, la madre degli imb....li è notoriamente sempre incinta, però i problemi crescono e alla fine si arriva alla resa dei conti. Anche gli economisti tedeschi più onesti ed intelligenti hanno cominciato da tempo a preoccuparsi, poiché quando l'edificio europeo costruito sull'argilla dell'euro inevitabilmente crollerà, travolgerà anche chi fino ad allora ne ha tratto unicamente profitto. E non si illuda la Francia dell'ineffabile Macron:  l'abbraccio con la Merkel finirà come quello con  Tosca.  Sono cose che si capiscono già anche  con un minimo di buon senso,  se si ha il coraggio di guardare ai fatti e liberarsi dalle facili illusioni. Ma per la nota legge universale di tutte le epoche storiche, le idee dei saggi viaggiano a dorso di lumache, quelle degli stolti a dorso di lepre. 

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