Donnerstag, 10. März 2016

La guerra dei burattini in Libia

Che l'UE fosse una appendice della NATO lo si sapeva da un pezzo. E che tutte le avventure criminose iniziate in obbedienza agli ordini dei burattinai d'oltre Atlantico fossero semplici pazzie e le supposte giustificazioni tanto false quanto ridicole (liberazione dei poveri malcapitati Paesi aggrediti dai rispettivi dittatori) lo hanno capito nel frattempo anche i più sprovveduti.
I risultati già tragici per le  malcapitate vittime delle aggressioni, chiaramente compiute a fine di rapina delle risorse naturali o per motivi militari geo-strategici, si ripercuotono ormai sull' Europa con le maree di rifugiati che cercano scampo dalle fumanti rovine di quelli che erano Stati non democratici ma funzionanti. Nemmeno un asino cade due volte nella medesima fossa, ma i governanti irresponsabili invece sì, infatti eccoli nuovamente a portare la guerra in Libia. Di tutte le soluzioni la peggiore. 
Se qualcuno chiedesse che fare concretamente ,la risposta onesta e unica praticabile sarebbe ... un passo indietro: per la Libia un dittatore Gheddafi II. 
In fondo, se la storia la si potesse far girare all'indietro, un Saddam Hussein in Irak, i Talibani in Afganistan, Tito in Jugoslavia, e via di questo passo, fino a Gheddafi I., gli attuali problemi svanirebbero come d'incanto. E non ci venga nessuno a raccontare la favola che i relativi popoli meritano democrazia ed è giusto che l'Occidente debba sostenere questo processo: dietro la facciata retorica della democratizzazione ci sono appunto soltanto gli interessi delle industrie belliche e dei rapinatori delle ricchezze naturali di quei Paesi, che si servono dei loro cani da caccia (NATO). Anche i più ingenui dovrebbero aver capito questo semplice fatto, l'evoluzione democratica non funziona infatti più nemmeno più nelle autoproclamate democrazie occidentali, scadute a volgarissime oligarchie, dall'Europa agli Stati Uniti. Dov'è finita la rivoluzione egiziana ? Murabak II. alias il generale Sissi, golpista osannato, finanziato ed armato dagli USA e dai vassalli di questo "Impero del Male" come sarebbe più corretto chiamare l'oligarchia statunitense. 
E dunque anche in Libia dopo altri bombardamenti e carneficine se si vorrà pace o almeno un barlume d'ordine (per evitare altri rifugiati in Europa), si dovrà attendere che arrivi un generale come in Egitto per rimettere ordine ed evitare il peggio. 
I burattini al governo in tutta l'Unione Europea stanno invece continuando l'identica strategia fallimentare nonché  criminale che ha condotto alla presente situazione: chi fornisce armi ai Curdi, chi materiali bellici all'Arabia Saudita affinché possa bombardare gli insorti in Jemen e chi infine  manda soldati ad aggredire altre nazioni al di fuori di ogni procedura parlamentare in violazione della Costituzione che prevede l'uso dell' esercito unicamente a fini di difesa.   
Il tutto ben sapendo che alla fine di questa questo cammino incosciente e criminale, delle aggressioni e dopo centinaia di migliaia di vittime se soluzione ci sarà sarà appunto di rimettere le cose come stavano all'inizio, al più cambiando il nome dei dittatori. 
O mettendosi al servizio di quelli che come in Turchia usano i rifugiati per il loro lurido ricatto ai danni dell'Unione Europea.  Tragedia nella tragedia, per ora - e ben venga - la dissoluzione della sconcia finzione chiamata Unione Europea sta avvenendo senza vittime interne, ma non è garantito che così continui: come minimo un ritorno a dittature fascistoidi è purtroppo nella natura delle cose, nulla di più facile che passare da oligarchie a dittature: l'UE sta infatti compiendo il cammino inverso rispetto al Sudamerica. Ungheria e Polonia stanno facendo eloquentemente scuola, ma anche in tutti gli altri Paesi dell'UE i partiti xenofobi e razzisti stanno avanzando irresistibilmente. 
Il culmine dell'infamia lo vediamo però in quelle sedicenti frange di "sinistra"  che continuano a chiedere "più Europa", ed a credere al "salvataggio dell'euro",  senza aver capito che quello che è veleno per la pace ( NATO)  in economia si chiama appunto EURO. Un dejá vu nauseabondo: da sempre chi domina si avvale del principio "divide et impera" e del suo corollario, l'impoverimento delle masse o la perdita della sicurezza economica di fasce di popolazione sempre più ampie. 
Tutte le guerre sono state finora sempre preparate in questo modo, anche quella in corso non sfugge alla regola.      



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