Sonntag, 1. September 2013

 Obama: un Nobel de la paix pour un ignoble guerre ? 


Obama ai f(K)erry corti con la Siria ? Una punizione esemplare ad un dittatore spietato?  
No, ancora una volta non è il popolo siriano che conta, ma la politica interna USA.
Obama è già ora uno dei più scialbi presidenti della storia USA, tante parole ma poi identica politica di Bush, nessuna promessa mantenuta, prigioniero dei finanziamenti elettorali che l'hanno costretto a tutto concedere alle banche ed al mondo della speculazione finanziaria nonché all'industria bellica.
Kerry sputtanato da Israele (non aveva ancora finito di proporre la sua iniziativa di pace che Netanjau l'ha silurata con l'annuncio di nuovi giganteschi insediamenti nei territori palestinesi occupati).
Il tragico è che questi "empty cans" nell'illusione di salvare la loro faccia scherzano col fuoco e con le vite dei cittadini inermi giá vittime di una spaventosa guerra civile che il loro sciocco e assurdo intervento non farà che incrementare.
Kerry paragona Assad a Hitler e Saddam: farebbe bene a rivolgere a sé stesso l'immagine, poiché le guerre preventive basate su menzogne ed assurdità sono una prerogativa tutta USA (dal Vietnam in poi, ininterrottamente). Esattamente come le armi chimiche (agent orange in Vietnam, proiettili all' uranio in Irak). Il mondo è purtroppo in mano a gente che ha perduto il senso della realtá e dell'umanità: la guerra civile in Siria non può avere soluzioni militari (gli stessi generali USA infatti sconsigliano l'attacco), solo compromessi e diplomazia possono condurre a una pace certo ancora lontana.
Assad, come Saddam, Mubarak, Gaddafi e tutti gli altri numerosissimi dittatori vivi e defunti sono esseri che destano il più profondo ribrezzo, ma come si è visto, finché fanno gli interessi di USA e altre potenze militari ed economiche godono di amicizia, stima, sovvenzioni, appoggi, aiuti militari e protezione fino all'asilo politico  quando riescono a fuggir ein tempo (es. Scia di Persia). E non mancano le foto di gruppo con dittatore "ancora in stato di grazia": non solo Gaddafi, ma addirittura Ben Laden lo troviamo fotografato insieme a governanti che poi hanno finto di non conoscerli.   
Se invece di far credere il pieno appoggio ai ribelli all'inizio del conflitto Obama e i governanti europei avessero puntato sulla diplomazia, avremmo forse centomila morti di meno e non un Paese devastato e trasformato in campo di battaglia per avventurieri e warlord di ogni tipo ed ideologia.
Ma probabilmente questo sviluppo interessava a qualcuno, che ha infatti fornito le armi e istigato ad usarle. Proviamo a pensare al "cui prodest" , non è difficile capire di chi si tratta.

Keine Kommentare:

Kommentar veröffentlichen