La Germania da locomotiva economica a ... carro armato arrugginito
"Was ihr den Geist der Zeiten heißt,
Das ist im Grund der Herren eigner Geist,
In dem die Zeiten sich bespiegeln.“
(Goethe,
Faust II)
“Quello che chiamate lo spirito delle
epoche,
è fondamentalmente lo spirito dei
dominatori,
nel quale le epoche si
rispecchiano."
Se sostituiamo spirito con opinione dominante
abbiamo
la definizione di
Marx –Engels nella Deutsche Ideologie (1845-46):
„Die Gedanken der herrschenden Klasse
sind in jeder Epoche herrschende Gedanken“
“ Le opinioni della classe dominante
sono in ogni epoca le opinioni dominanti”
E se consideriamo
che il modo più efficace per diffondere ed imporre opinioni è creare e
coltivare pregiudizi ecco il sintetico giudizio di Vladimir Ilic Lenin:
“«Войны
поощряются предрассудками
систематически
культивируется одним народом против другого».
“Le guerre sono incoraggiate dai
pregiudizi
sistematicamente coltivati da un popolo contro l'altro."
Pace possibile e guerre evitabili
Che l’inganno passi poi attraverso false promesse è una costante storica e quindi eccoci arrivati all’origine della più recente fase del secolare conflitto fra USA e UDSSR prima e Federazione Russa poi, cioè alla colonizzazione dell’Ucraina con il dichiarato scopo di utilizzare cinicamente quello sventurato popolo per una guerra esclusivamente finalizzata agli interessi anglo-americani. La parte più vergognosa venne e viene tuttora recitata dal vassallo europeo, l'Unione Europea che con un contratto capestro imposto al presidente Janukovic nel 2013 (l’adesione all’Unione Europea era condizionata dall' interruzione della cooperazione economica con la Federazione Russa) aveva posto le premesse per la rivolta di piazza Maidan a Kiev, dove facevano la spola uno dopo l’altro tutti i ministri degli esteri europei e il vice presidente Biden era presenza costante insieme ad altri falchi guerrafondai statunitensi.
Le false promesse di benessere con l’adesione all’UE avevano ingannato cinicamente una popolazione già spogliata dalle privatizzazioni selvagge e dalla corruzione spaventosa degli oligarchi, che al contrario di quanto avvenuto in Russia nel “dopo Jeltsin”, si erano impadronitisi totalmente dopo del patrimonio collettivo anche del potere politico.
Economicamente l’Ucraina - che prima dello smembramento dell' Unione
sovietica era la repubblica più avanzata economicamente - già all'inizio degli
anni 2000 era divenuta la più disastrata: milioni di ucraini erano già emigrati
in tutta Europa, inizialmente soprattutto in altri Paesi dell'Europa
dell'Est.
Si può sintetizzare il recente dramma ucraino con una contrapposizione di
termini che in inglese così suona :
" welfare – warfare"
ecco l’origine dell’ultimo tragico atto negli anni 2013-14: la gente intendeva "welfare"
(benessere) , gli Stati Uniti e l’Unione Europea intendevano warfare ("guerra").
La falsità della narrazione anglo-americana e dei vassalli europei è
documentatamene smentita dagli stessi attori: prima avevano convinto il
legittimo presidente Janukovic a non
liquidare le proteste con la forza in cambio di una promessa di regolamento
pacifico del problema (posporre la firma del trattato per l’adesione all’UE a
nuove elezioni) ma il giorno seguente i ribelli evidentemente non troppo
pacifici avevano inscenato una strage nella piazza, invaso il parlamento e il
presidente era fuggito per evitare la morte.
Furono allora gli emissari USA a dettare la composizione del nuovo governo fantoccio di Kiev, anche contro le timide proposte della Unione Europea, ,liquidate col noto volgarissimo “F…k you EU” dalla rappresentante USA Victoria Nuland in una telefonata divenuta pubblica. Alcuni ministri di provenienza straniera e di fede atlantica ricevettero il passaporto ucraino un paio d’ore prima del giuramento del nuovo governo filo USA.
Il governo russo avrebbe allora potuto,
volendolo invadere senza sforzo l’intera Ucraina, ma questa intenzione
benché ripetuta a iosa dal coro dei vassalli occidentali e dai loro padroni non
è mai stata un’opzione per la Russia, per evidenti motivi che gli osservatori
anche occidentali ben conoscono: un Paese disastrato economicamente e col più
alto tasso di corruzione mondiale, costruito artificialmente mettendo insieme
etnie diverse e territori espropriati ad altri Stati (Romania, Ungheria e
Polonia) non è mai stato gestibile da
alcuna forza di occupazione.
Lo stesso presidente UDSSR Krushiev per tenere buoni i nazionalisti ucraini
(cioè gli eredi dei collaboratori hitleriani, seguaci del criminale Stepan
Bandiera coinvolto in massacri di ebrei e polacchi ma dichiarato dal 2014 eroe
nazionale ucraino !) ) aveva addirittura regalato loro la Crimea, territorio da
secoli sempre russo. Ed infatti a prova di questa ingovernabilità le ribellioni
contro il governo fantoccio USA iniziarono immediatamente nell’Est del Paese,
nel Donbass.
Se la Russia avesse occupato la parte occidentale si sarebbe trovata in
quelle aree nell’identica situazione
degli attuali governi ucraini con le aree orientali russofone. Ne gli uni né
gli altri avrebbero potuto unificare il Paese rispettivamente con un’egemonia
ucraina o russa.
L’unica possibilità era e resta una federazione con ampie autonomie locali
ed il rispetto delle lingue e tradizioni tutte (non solo del russo ma anche di
polacco , ungherese e rumeno nelle rispettive aree). Sarebbe stata una
soluzione con tutti vincenti, “win-win” come si dice scimmiottando l’inglese.
Ma evidentemente questa non era l’intenzione di coloro che come gli USA avevano
per stessa loro pubblica ammissione già investito 5 miliardi di dollari per creare un loro vassallo ulteriore in Europa.
Ed infatti i due accordi di Minsk, firmati dal governo fantoccio di
Poroshenko e dai rapresntanti delle province indipendentiste dell’Est (Donbass)
nel 2014 col patrocinio e l’impegno a farli rispettare di Francia e Federazione
Russa e recepiti anche dall’ONU erano stati concepiti da parte ucraina e
USA/Germania e Francia come volgare inganno e finzione, uno stratagemma per
guadagnare tempo per armare l’Ucraina. Ne abbiamo pubblica dichiarazione nel
2022 da parte sia del Presidente ucraino di allora, Pietro Poroshenko che della
cancelliera tedesca Merkel (il presidente Holande è nel frattempo sparito nella
“poubelle de l’histoire” e quindi non val la pena interrogarlo).
Dunque l’Occidente voleva la guerra e la stava preparando: eccola .
Ma la guerra non è soltanto uno scontro per procura USA-Russia in
territorio altrui, ma come sempre meglio si comprende, un rafforzamento del
dominio anglosassone in Europa (l’uscita della Gran Bretagna dall’UE non è
stata estranea a questa strategia).
Un obiettivo tanto evidente quanto impossibile ed assurdo sia per gli USA
che per la NATO: sconfiggere l’armata russa: un’illusione sulla quale
concordano tutti gli osservatori internazionali con conoscenze in materia militare e anche alti militari che
furono in passato consiglieri di presidenti USA e come dimostrano i fatti sul
terreno.
Guerre ed economia
Ma le illusioni belliche hanno anche una spiegazione e giustificazione economica, e questa sì che è reale e dimostrata: sono i profitti del “complesso militar industriale” , che per riprendere un vano ammonimento del generale Eisenhower , 34mo presidente degli USA è divenuto in Occidente il vero potere decisionale dal 1945 in poi.
Come è noto e abbiamo constatato più volte ancora nell’ultimo mezzo secolo,
il capitalismo funziona ciclicamente e necessita periodi di crisi per
sopravvivere, essendo la molla del sistema il profitto. Le crisi
economiche possono avere varie origini
commerciali che le scatenano (che siano bolle immobiliari, speculazioni
borsistiche sulle tecnologie digitali, crisi da scarsità di materie
energetiche) ma tutte queste hanno
limiti che nei momenti più difficili del ciclo possono purtroppo essere
superate solo passando ad economie di guerra.
Anche su questo aspetto la storia non manca di esempi eloquentissimi.
Evidentemente però, quelli che per le popolazioni sono costi e lutti, per le industrie e i mercanti di morte sono profitti facili poiché non c’è necessità di battere la concorrenza: i prezzi degli armamenti li dettano direttamente i produttori, senza discussioni da parte dei governi che li pagano … coi soldi dei contribuenti. Nulla di più facile e redditizio che produrre armi, questo lo si sa da sempre.
Ancora una volta si dimostra purtroppo vera la constatazione di Jean Jauré,
politico francese contrario alla guerra ed assassinato nel 1914: « Le
capitalisme porte en lui la guerre comme les nuages portent la pluie. » “Il
capitalismo porta la guerra dentro di sé come le nuvole portano la pioggia”. (1)
Il passaggio da un’economia da civile ad una bellica consente indubbiamente guadagni favolosi ma unicamente a pochi settori selezionati. Ad esempio dopo l'inaugurazione del nuovo stabilimento per la produzione di munizioni e altri armamenti della Rheinmetall, le azioni di questa società in una settimana sono salite del circa 20 % (e già si erano quasi raddoppiate nel corso dell'ultimo anno). E questo è solo uno dei numerosi casi di profitti bellici. Come nel triennio covidiano l'industria farmaceutica, ora tocca a quella militare far bottino.
La corsa al profitto facilita almeno inizialmente il pieno impiego ed è quindi una scelta vitale per la Germania, ed in parte per gli altri Paesi europei per fronteggiare la disoccupazione conseguente allo smantellamento ed alla de-localizzazione in USA o in Cina delle industrie chimiche e di quelle ad esse direttamente collegate che potevano sopravvivere solo grazie a gas e petrolio a buon prezzo.
Ma ciò non avviene senza una contestuale distruzione della società a tutti
i livelli: culturalmente per l’imposizione di una censura ed un pensiero unico
controllato, socialmente per la diffusione di paure e comportamenti obbligati
ad uniformarsi al diktat dei governi, ed economicamente con costi elevati sia
per le classi medie, che sono destinate ad
un impoverimento continuo ed inarrestabile,che per i ceti meno abbienti ai
quali vengono ridotti gli aiuti sociali ed assistenziali.
Tutti gli investimenti non redditizi dalle scuole agli ospedali sono soggetti a tagli di spesa. Per gli ospedali in particolare la situazione diviene tragica: in Germania ad es. molti sono già stati chiusi e circa la metà è a rischio di eliminazione. Motivo: non producono reddito, non consentono profitti. Sembra assurdo che il sistema debba trarre profitto anche dai malanni, ma questo è il neoliberismo. Che non si ferma qui, poiché come abbiamo visto di recente se i malanni reali non sono sufficienti se ne creano di artificiali.
I fondi per le armi si devono pur trovare e sempre in Germania, non potendo
più contare sulle massicce esportazioni del periodo fra l’introduzione euro e
l’inizio della guerra USA/NATO contro la Russia in Ucraina,i governanti devono
preparare i cittadini ai sacrifici bellici inventando tutte le giustificazioni
necessarie codificate quasi un secolo or sono dal nipote di Freud, Edward
Bernais (2) : come modellare la
pubblica opinione scientificamente con l’ingegneria del consenso, la teoria di
quella che in letteratura è stata poi descritta da Orwell nel suo romanzo
distopico”1984”.
Ciò richiede educazione all’obbedienza
e fede nelle decisioni governative, per assurde che esse siano.
Ovviamente con gradualità: nel 2022 il cancelliere parlava di inviare 5000
elemetti in Ucraina, ora si è arrivati ai missili a 500 km di gittata con
testate esplosive di 1,4 tonnellate. La
Germania già ora sopporta il maggior sforzo economico rispetto a tutti gli
altri stati europei per l’invio di armi nel poligono di tiro ucraino ed il
cancelliere fa la spola continuamente a Washinton per ricevere ordini dal
presidente Biden.
La stampa ed i media tedeschi tutti (analogamente a quasi tutti gli altri
Paesi europei) non hanno che un’unica narrazione : difendendo l’Ucraina (cioè il governo fantoccio USA che per anni
ha bombardato i connazionali nelle regioni russofone ed ha messo fuori legge la
loro lingua) si difende anche la
libertà in Europa. Una discorso che avevamo sentito ripetere per 20 anni già a
propostito dell’invasione occidentale dell’Afganistan: la cancelliera Merkel non perdeva occasione per ripetere che “la
Germania si difende anche in Afganistan” “ Am Hindukusch werde auch für die
Sicherheit in Deutschland gekämpft. (3)
Abbiamo visto come è andata a finire in quel martoriato Paese: 176.000
Afgani morti di cui 46.319 civili secondo le stime più prudenti, per la sola
Germania 12 miliardi di euro di costi e
la democrazia colà è tornata …
coi Talibani
Nord Stream
L’atto terroristico col quale la Germania è stata privata dell’energia russa a buon mercato era stato annunciato pubblicamente dal presidente statunitense in presenza per non dire in faccia al Cancelliere Scholz . Costui, interrogato da una giornalista a proposito delle dichiarazioni di Biden, altro non aveva saputo dire che “facciamo tutto insieme” : non sappiamo se era distratto o non aveva capito la domanda, ma certamente non avrebbe potuto contestare, poiché altrimenti non avrebbe atteso la domanda ma sarebbe stato suo dovere chiedere al presidente USA come si permetteva di annunciare la distruzione di un gasdotto costruito con fondi tedeschi e di vitale importanza per l’economia della Germania (4).
Per completezza di informazione e
per spiegare il comportamento supino del cancelliere tedesco va tuttavia
ricordato che con 20 basi e 35.000 militari USA perennemente stazionati sul
territorio tedesco difficilmente una colonia statunitense come la Germania può
rischiare disobbedienza agli ordini del Paese dominante. E non si può chiedere
coraggio a chi non ce l’ha e sa che cosa rischia a disobbedire: non tutti hanno
la schiena diritta come ad esempio Aldo Moro e sappiamo che gli è costata la
vita.
E di questi tempi non è più sufficiente pagare come fece ad esempio il
Cancelliere Kohl in occasione della
prima Guerra del Golfo, nel 1991: a ragione della totale opposizione del popolo
tedesco all’aggressione dell’Irak per liberare il Kuwait, Kohl aveva ottenuto dal Presidente
degli Stati Uniti l’autorizzazione a non inviare in guerra soldati tedeschi, ma
aveva dovuto pagare 6,6 miliardi di dollari agli USA (5) .
Trasformare l’economia civile europea in economia di guerra e preparare le
popolazioni alla guerra dichiarata inevitabile contro la Russia (e la Cina):
questo infatti è l’obiettivo chiaro e indiscutibile dei signori della guerra,
cioè degli anglosassoni. Il segretario
NATO ha già calcolato anche i tempi ( fra i 5 e gli 8 anni, altri governanti
hanno nominato cifre analoghe.
Nessuno ha protestato contro questa follia poiché questo è il destino ed il compito dei vassalli europei. Esponenti
di tutti i partiti dell’attuale coalizione governativa tedesca, Verdi in testa
per ferocia guerriera, insistono per inviare in Ucraina missili con portata di
500 km per far colpire in profondità il territorio russo, unica illusoria
possibilità di evitare la disfatta totale dell’esercito ucraino dei suoi
numerosi mercenari stranieri vista la mancanza di soldati locali (un’intera generazione di ucraini è stata
infatti sacrificata, oltre 400 mila secondo le stime degli osservatori militari
statunitensi) (6) e non potendo far rientrare in Ucraina tutti
quelli che per loro fortuna hanno scelto in tempo la via dell’ esilio, i
guerrafondai pensano di sconfiggere
l’armata russa con armi sempre più letali. Illusione anche questa poiché come
tutti gli osservatori internazionali e anche alti militari che furono in
passato consiglieri di presidenti USA
dichiarano apertamente, è impossibile fermare l’armata russa che dispone di
armamenti nucleari, cosa che i
guerrieri da salotto
dimenticano.
I veri problemi in Germania messi sotto il tappeto
I contadini protestano in tutta Europa ma in particolare in Germania, il governo tedesco in piena crisi e che sente il terreno sfuggirgli sotto i piedi (tutti i partiti dell’attuale coalizione sono in perdita nei sondaggi), per distrarre dalla massiccia protesta dei contadini ha lanciato una campagna mediatica di demonizzazione dell’unico vero partito di opposizione (AfD, Alleanza per la Germania) incitando i cittadini a manifestare contro un fantomatico “pericolo per la democrazia” proveniente da una non meglio definita “destra” ma concretamente indicando appunto questo partito presente in parlamento che nei sondaggi risulta in crescita vertiginosa.
Chiunque nutra simpatie per le aspirazioni di quella che fu la “sinistra”
dei primi decenni dopo il 1945 (e di cui non è rimasta traccia) e si ricorda
della libertà e vivacità del dibattito e confronto politico e culturale di
quell’epoca (di cui non rimane che il ricordo) , non trova in un partito come
la AfD alcun elemento positivo, né
nell’interesse dei lavoratori e delle classi subalterne né in un’ottica
di progresso civile e sociale. C’è soltanto la difesa di privilegi e status
quo, con qualche concessione ai più disagiati. Il programma di questo partito
è conservator – liberale. È vero sì, che di questi tempi questa
posizione è già “tutto grasso che cola”
come dicevano i nostri nonni. In verità la AfD era l’unico partito che
si era opposto alle misure demenziali e liberticide della psicopandemia ed in
particolare all’obbligo vaccinale con una sostanza rivelatasi nel caso più
ottimistico perfettamente inutile alle finalità dichiarate (non immunizzava né
impediva il contagio). I partiti della coalizione poi andata al governo avevano
sì a loro volta promesso altrettanto, ma appena al potere avevano capovolto la
loro posizione presentando congiuntamente una legge per imporre l’obbligo
vaccinale: il caso (o il buon senso) volle che la loro ipocrita proposta di
legge-voltagabbana non venne approvata in parlamento, ironia della storia.
Dunque il tragico della situazione è che l’unico partito di opposizione
vera sia a sua volta poco appetibile e difficilmente giunto al potere potrebbe
mantenere nemmeno le poche promesse accettabili: chiunque vada al governo è e
rimane un vassallo di una potenza
occupante (7) .
Proteste aizzate dal governo contro gli oppositori ovvero la Stasi rediviva
Ma ciò detto, almeno le apparenze democratiche andrebbero difese e quindi non c’è nulla che giustifichi lo spionaggio al quale i membri di questo partito sono stati sottoposti da parte di un organo chiamato “Verfassungsschutz”, (“Difesa della Costituzione” ), organo teoricamente indipendente ma di fatto e documentatamente agli ordini dell’esecutivo.
Si ripete cioè da parte del potere dominante e delle proprie marionette
collocate alle leve politiche di comando la medesima speculare demonizzazione
alla quale erano sottoposti coloro che mezzo secolo or sono in Germania si
definivano di “sinistra” e che appunto venivano spiati e schedati come
pericolosi nemici dell’ Ordine Democratico
(benché come ad es. nel Baden-Württemberg un Presidente si dovette
dimettere dopo che venne reso noto che era stato un giudice zelantissimo nel
pronunciare condanne a morte nel periodo nazista). E non si contavano i casi analoghi anche nel resto della
Germania. Un sospetto di comunismo non poteva nemmeno lavorare come postino !
Interessante notare l’uso vergognosamente di parte del citato “Verfassungsschutz”, che invece della Costituzione evidentemente
viene usato dal governo per difendere … sè stesso. Anche questa non è una
novità : il precedente presidente di questo Organo, Hans-Georg Maaßen, era
stato deposto dalla cancelliera Merkel nel 2015 per aver contestato
dichiarazioni governative non suffragate dai fatti in materia di immigrazione.
In questi giorni stanno emergendo dettagli sulla campagna mediatica
delirante contro il partito AfD : un
incontro privato ma non segreto in un hotel al quale partecipavano esponenti
del partito AfD (ma ancor più numerosi
Cristiano Democratici della CDU !!) era stata definita in un articolo della
testata “Korrektiv” come una ripetizione della conferenza tenuta al Wannensee
del delfino di Hitler, Heydrich per lo sterminio degli ebrei . “Korrektiv”
appartiene ad un’ organizzazione ufficialmente finalizzata a combattere le
“fake news” e che si dichiara indipendente ma che è invece finanziata con fondi
governativi.
Non solo: nei giorni precedenti l’incontro suddetto (novembre 2023) vi era
stato, come ora è emerso, anche un incontro dei redattori del citato
“Korrektiv” col Cancelliere Scholz.
E siccome nei locali dove si era svolto l’incontro fra politici ed
imprenditori da parte appunto dell’Organo per la difesa della Costituzione
erano state installate spie per registrare i colloqui , evidentemente per poter
nel caso ricattare i partecipanti, appartenenti tutti a partiti di opposizione,
a scandalo si aggiunge scandalo e infatti si accavallano le denunce. E per
colmare la misura il Presidente della Repubblica tedesca Frank-Walter
Steinmeier in un discorso trasmesso a reti unificate dalla TV ha definito
pubblicamente “ratti” i simpatizzanti
del citato partito di opposizione.
Infine la ministro degli interni Nancy Faeser (partito socialdemocratico)
per non essere da meno ha proposto non solo la schedatura ma anche il blocco
dei conti bancari dei simpatizzanti del citato partito d’ opposizione:
evidentemente il presidente canadese Trudeau ha fatto scuola congelando i conti
bancari dei camionisti che protestavano per le misure liberticide in periodo di
pandemia.
Ma come tutti i tentativi disperati di un governo che ha perduto l’appoggio
completamente popolare, anche questa mossa autoritaria e liberticida della
coalizione governativa tedesca attuale ha sortito l’opposto risultato.
Curiosamente il metodo di spionaggio e demonizzazione di un governo contro
le opposizioni richiama infatti alla
memoria il procedere della polizia segreta della ex-Germania comunista, cioè
della RDT: se ne sono accorti immediatamente i cittadini della Germania
orientale che hanno riconosciuto il metodo loro ben noto fino al 1989 della
“Stasi” (Staatssicherheit) cioè dell’apparato repressivo preudocomunista cioè
della polizia segreta. Ed infatti
proprio in quelle regioni il partito di opposizione AfD, in mancanza di
migliore alternativa, è in forte crescita in tutti i sondaggi.
Noterella finale sugli incollati
Da notare in questo contesto come tutti i venditori di fumo della “transizione ecologica” e segnatamente i seguaci illusi della cosiddetta “ultima generazione” che amano incollarsi per protestare contro il traffico o imbrattano opere d’arte per garantire l’immutabilità del clima ben si guardino da proferire anche una sola mezza parola contro il riarmo forsennato.
Nelle attuali manovre della NATO ai confini con la Russia (se non sono provocazioni queste …!) sono
coinvolti 90mila soldati, 1.100 veicoli da combattimento, 80 aerei ed
elicotteri e 50 navi da guerra: evidentemente se si tratta di preparare la
guerra contro la Russia la CO2 non è più un problema.
La miseria dei tempi che corrono è proprio questa. Esattamente 100 anni or sono moriva Kafka: nei suoi scritti (come in quelli di tanti altri letterati dell’epoca) il dramma attuale dell’umanità era descritto in profondità, ma purtroppo anche la letteratura e non solo la storia è grande maestra ma non ha scolari.
(Graziano Priotto, Konstanz – Prag) February 2024
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(1) https://www.unsere-zeit.de/der-kapitalismus-traegt-den-krieg-in-sich-wie-die- wolke-den-regen-44741/
(2) Edward L.Bernais : Cristallizing
Public Opinion (1923) e
(Id.) : The engineering of Consent (1955)
(3)
https://www.zeit.de/politik/deutschland/2010-04/merkel-afghanistan-3
(4) Although they did not contribute any
forces, (…) Germany made financial contributions totaling (…) $6.6 billion
.
(5)
https://www.dw.com/en/biden-promises-no-nord-stream-2-if-russia-invades-ukraine/a-60684640).
(6) https://infobrics.org/post/39192/
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