Mittwoch, 21. Februar 2024

La Germania da locomotiva economica a ... carro armato arrugginito  


"Was ihr den Geist der Zeiten heißt,

Das ist im Grund der Herren eigner Geist,

In dem die Zeiten sich bespiegeln.“

(Goethe, Faust II)

     “Quello che chiamate lo spirito delle epoche,

       è fondamentalmente lo spirito dei dominatori,

       nel quale le epoche si rispecchiano." 

 

Se  sostituiamo spirito con opinione dominante abbiamo

la definizione di Marx –Engels nella Deutsche Ideologie (1845-46):

 

„Die Gedanken der herrschenden Klasse

sind in jeder Epoche herrschende Gedanken“

   “ Le opinioni della classe dominante

     sono in ogni epoca le opinioni dominanti”

 

E se consideriamo che il modo più efficace per diffondere ed imporre opinioni è creare e coltivare pregiudizi ecco il sintetico giudizio di Vladimir Ilic Lenin:

 

“«Войны поощряются предрассудками

систематически культивируется одним народом против другого».

     “Le guerre sono incoraggiate dai pregiudizi

       sistematicamente  coltivati da un popolo contro l'altro."

 

 Pace possibile e guerre evitabili

 Che l’inganno passi poi attraverso false promesse è una costante storica e quindi eccoci arrivati all’origine della più recente fase del secolare conflitto fra USA e UDSSR prima e Federazione Russa poi, cioè alla colonizzazione dell’Ucraina con il dichiarato scopo di utilizzare cinicamente quello sventurato popolo per una guerra esclusivamente finalizzata agli interessi anglo-americani. La parte più vergognosa venne e viene tuttora recitata dal vassallo europeo, l'Unione Europea che con un contratto capestro imposto al presidente Janukovic nel 2013  (l’adesione all’Unione Europea era condizionata dall' interruzione della cooperazione economica con la Federazione Russa)  aveva posto le premesse per la rivolta di piazza Maidan a Kiev, dove facevano la spola uno dopo l’altro tutti i ministri degli esteri europei e il vice presidente Biden era presenza costante insieme ad altri falchi guerrafondai statunitensi.

 Le false promesse di benessere con l’adesione all’UE avevano ingannato cinicamente una popolazione già spogliata dalle privatizzazioni selvagge e dalla corruzione spaventosa degli oligarchi, che al contrario di quanto avvenuto in Russia nel “dopo Jeltsin”, si erano  impadronitisi totalmente dopo del patrimonio collettivo anche del potere politico. 

Economicamente l’Ucraina - che prima dello smembramento dell' Unione sovietica era la repubblica più avanzata economicamente - già all'inizio degli anni 2000 era divenuta la più disastrata: milioni di ucraini erano già emigrati in tutta Europa, inizialmente soprattutto in altri Paesi dell'Europa dell'Est.  

Si può sintetizzare il recente dramma ucraino con una contrapposizione di termini che in inglese così  suona : " welfare – warfare"  ecco l’origine dell’ultimo tragico atto negli anni 2013-14:  la gente intendeva "welfare" (benessere) , gli Stati Uniti e l’Unione Europea intendevano  warfare ("guerra").

La falsità della narrazione anglo-americana e dei vassalli europei è documentatamene smentita dagli stessi attori: prima avevano convinto il legittimo presidente  Janukovic a non liquidare le proteste con la forza in cambio di una promessa di regolamento pacifico del problema (posporre la firma del trattato per l’adesione all’UE a nuove elezioni) ma il giorno seguente i ribelli evidentemente non troppo pacifici avevano inscenato una strage nella piazza, invaso il parlamento e il presidente era fuggito per evitare la morte.

 Furono allora gli emissari USA a dettare la composizione del nuovo governo fantoccio di Kiev, anche contro le timide proposte della Unione Europea, ,liquidate col noto volgarissimo “F…k you EU” dalla rappresentante USA Victoria Nuland in una telefonata divenuta pubblica. Alcuni ministri di provenienza straniera e di fede atlantica ricevettero il passaporto ucraino un paio d’ore prima del giuramento del nuovo governo filo USA.

Il governo russo avrebbe allora potuto,  volendolo invadere senza sforzo l’intera Ucraina, ma questa intenzione benché ripetuta a iosa dal coro dei vassalli occidentali e dai loro padroni non è mai stata un’opzione per la Russia, per evidenti motivi che gli osservatori anche occidentali ben conoscono: un Paese disastrato economicamente e col più alto tasso di corruzione mondiale, costruito artificialmente mettendo insieme etnie diverse e territori espropriati ad altri Stati (Romania, Ungheria e Polonia) non è  mai stato gestibile da alcuna forza di occupazione.

Lo stesso presidente UDSSR Krushiev per tenere buoni i nazionalisti ucraini (cioè gli eredi dei collaboratori hitleriani, seguaci del criminale Stepan Bandiera coinvolto in massacri di ebrei e polacchi ma dichiarato dal 2014 eroe nazionale ucraino !) ) aveva addirittura regalato loro la Crimea, territorio da secoli sempre russo. Ed infatti a prova di questa ingovernabilità le ribellioni contro il governo fantoccio USA iniziarono immediatamente nell’Est del Paese, nel Donbass.

Se la Russia avesse occupato la parte occidentale si sarebbe trovata in quelle aree  nell’identica situazione degli attuali governi ucraini con le aree orientali russofone. Ne gli uni né gli altri avrebbero potuto unificare il Paese rispettivamente con un’egemonia ucraina o russa.

L’unica possibilità era e resta una federazione con ampie autonomie locali ed il rispetto delle lingue e tradizioni tutte (non solo del russo ma anche di polacco , ungherese e rumeno nelle rispettive aree). Sarebbe stata una soluzione con tutti vincenti, “win-win” come si dice scimmiottando l’inglese. Ma evidentemente questa non era l’intenzione di coloro che come gli USA avevano per stessa loro pubblica ammissione già investito 5 miliardi di dollari per  creare un loro vassallo ulteriore in Europa.

Ed infatti i due accordi di Minsk, firmati dal governo fantoccio di Poroshenko e dai rapresntanti delle province indipendentiste dell’Est (Donbass) nel 2014 col patrocinio e l’impegno a farli rispettare di Francia e Federazione Russa e recepiti anche dall’ONU erano stati concepiti da parte ucraina e USA/Germania e Francia come volgare inganno e finzione, uno stratagemma per guadagnare tempo per armare l’Ucraina. Ne abbiamo pubblica dichiarazione nel 2022 da parte sia del Presidente ucraino di allora, Pietro Poroshenko che della cancelliera tedesca Merkel (il presidente Holande è nel frattempo sparito nella “poubelle de l’histoire” e quindi non val la pena interrogarlo). 

Dunque l’Occidente voleva la guerra e la stava preparando: eccola .

Ma la guerra non è soltanto uno scontro per procura USA-Russia in territorio altrui, ma come sempre meglio si comprende, un rafforzamento del dominio anglosassone in Europa (l’uscita della Gran Bretagna dall’UE non è stata estranea a questa strategia).

Un obiettivo tanto evidente quanto impossibile ed assurdo sia per gli USA che per la NATO: sconfiggere l’armata russa: un’illusione sulla quale concordano tutti gli osservatori internazionali  con conoscenze in materia militare e anche alti militari che furono in passato consiglieri di presidenti USA e come dimostrano i fatti sul terreno. 


Guerre ed economia

 Ma le illusioni belliche hanno anche una spiegazione e giustificazione economica, e questa sì  che è reale e dimostrata: sono i profitti del “complesso militar industriale” , che per riprendere un vano ammonimento  del generale Eisenhower , 34mo presidente degli USA è divenuto in Occidente  il vero potere decisionale dal 1945 in poi. 

Come è noto e abbiamo constatato più volte ancora nell’ultimo mezzo secolo, il capitalismo funziona ciclicamente e necessita periodi di crisi per sopravvivere, essendo la molla del sistema il profitto. Le crisi economiche  possono avere varie origini commerciali che le scatenano (che siano bolle immobiliari, speculazioni borsistiche sulle tecnologie digitali, crisi da scarsità di materie energetiche)  ma tutte queste hanno limiti che nei momenti più difficili del ciclo possono purtroppo essere superate solo passando ad economie di guerra.  Anche su questo aspetto la storia non manca di esempi eloquentissimi.

 Evidentemente però, quelli che per le popolazioni sono costi e lutti, per le industrie e i mercanti di morte sono profitti facili poiché non c’è necessità di battere la concorrenza: i prezzi degli armamenti li dettano direttamente i produttori, senza discussioni da parte dei governi che li pagano … coi soldi dei contribuenti. Nulla di più facile e redditizio che produrre armi, questo lo si sa da sempre.

Ancora una volta si dimostra purtroppo vera la constatazione di Jean Jauré, politico francese contrario alla guerra ed assassinato nel 1914: « Le capitalisme porte en lui la guerre comme les nuages portent la pluie. » “Il capitalismo porta la guerra dentro di sé come le nuvole portano la pioggia”. (1)

 Il passaggio da un’economia da civile ad una bellica consente indubbiamente guadagni favolosi ma unicamente a pochi settori selezionati.   Ad esempio dopo l'inaugurazione del nuovo stabilimento per la produzione di munizioni e altri armamenti della Rheinmetall, le azioni di questa società in una settimana sono salite del circa 20 % (e già si erano quasi raddoppiate nel corso dell'ultimo anno). E questo è solo uno dei numerosi casi di profitti bellici. Come nel triennio covidiano l'industria farmaceutica, ora tocca a quella militare far bottino. 

La corsa al profitto facilita almeno inizialmente il pieno impiego ed è  quindi una scelta vitale per la Germania, ed in parte per gli altri Paesi europei  per fronteggiare la disoccupazione conseguente allo smantellamento ed alla de-localizzazione in USA o in Cina delle industrie chimiche e di quelle ad esse direttamente collegate che potevano sopravvivere solo grazie a  gas e petrolio a buon prezzo.

Ma ciò non avviene senza una contestuale distruzione della società a tutti i livelli: culturalmente per l’imposizione di una censura ed un pensiero unico controllato, socialmente per la diffusione di paure e comportamenti obbligati ad uniformarsi al diktat dei governi, ed economicamente con costi elevati sia per le classi medie, che sono destinate ad un impoverimento continuo ed inarrestabile,che per i ceti meno abbienti ai quali vengono ridotti gli aiuti sociali ed assistenziali.

 Tutti gli investimenti non redditizi dalle scuole agli ospedali sono soggetti a tagli di spesa. Per gli ospedali in particolare la situazione diviene tragica: in Germania ad es.  molti sono già stati chiusi e circa la metà è a rischio di eliminazione. Motivo: non producono reddito, non consentono profitti. Sembra assurdo che il sistema debba trarre profitto anche dai malanni, ma questo è il neoliberismo. Che non si ferma qui, poiché come abbiamo visto di recente se i malanni reali non sono sufficienti se ne creano di artificiali. 

I fondi per le armi si devono pur trovare e sempre in Germania, non potendo più contare sulle massicce esportazioni del periodo fra l’introduzione euro e l’inizio della guerra USA/NATO contro la Russia in Ucraina,i governanti devono preparare i cittadini ai sacrifici bellici inventando tutte le giustificazioni necessarie codificate quasi un secolo or sono dal nipote di Freud, Edward Bernais (2) : come modellare la pubblica opinione scientificamente con l’ingegneria del consenso, la teoria di quella che in letteratura è stata poi descritta da Orwell nel suo romanzo distopico”1984”. 

Ciò richiede educazione all’obbedienza  e fede nelle decisioni governative, per assurde che esse siano. Ovviamente con gradualità: nel 2022 il cancelliere parlava di inviare 5000 elemetti in Ucraina, ora si è arrivati ai missili a 500 km di gittata con testate esplosive di 1,4  tonnellate. La Germania già ora sopporta il maggior sforzo economico rispetto a tutti gli altri stati europei per l’invio di armi nel poligono di tiro ucraino ed il cancelliere fa la spola continuamente a Washinton per ricevere ordini dal presidente Biden.

La stampa ed i media tedeschi tutti (analogamente a quasi tutti gli altri Paesi europei) non hanno che un’unica narrazione :  difendendo l’Ucraina (cioè il governo fantoccio USA che per anni ha bombardato i connazionali nelle regioni russofone ed ha messo fuori legge la loro lingua)  si difende anche la libertà in Europa. Una discorso che avevamo sentito ripetere per 20 anni già a propostito dell’invasione occidentale dell’Afganistan:  la cancelliera Merkel non perdeva occasione per ripetere che “la Germania si difende anche in Afganistan” “ Am Hindukusch werde auch für die Sicherheit in Deutschland gekämpft. (3)

Abbiamo visto come è andata a finire in quel martoriato Paese: 176.000 Afgani morti di cui 46.319 civili secondo le stime più prudenti, per la sola Germania 12 miliardi di euro di costi e  la democrazia  colà è tornata … coi Talibani

 

Nord Stream

 L’atto terroristico col quale la Germania è stata privata dell’energia russa a buon mercato   era stato annunciato pubblicamente dal presidente statunitense  in presenza per non dire in faccia al Cancelliere Scholz . Costui,  interrogato da una giornalista a proposito delle dichiarazioni di Biden,  altro non aveva saputo dire che “facciamo tutto insieme” : non sappiamo se  era distratto o non aveva capito la domanda, ma certamente non avrebbe potuto contestare, poiché altrimenti non avrebbe atteso la domanda ma sarebbe stato suo dovere chiedere al presidente USA come si permetteva di annunciare la distruzione di un gasdotto costruito con fondi tedeschi e  di vitale importanza per l’economia della Germania (4).

 Per completezza di informazione e per spiegare il comportamento supino del cancelliere tedesco va tuttavia ricordato che con 20 basi e 35.000 militari USA perennemente stazionati sul territorio tedesco difficilmente una colonia statunitense come la Germania può rischiare disobbedienza agli ordini del Paese dominante. E non si può chiedere coraggio a chi non ce l’ha e sa che cosa rischia a disobbedire: non tutti hanno la schiena diritta come ad esempio Aldo Moro e sappiamo che gli è costata la vita. 

E di questi tempi non è più sufficiente pagare come fece ad esempio il Cancelliere Kohl  in occasione della prima Guerra del Golfo, nel 1991: a ragione della totale opposizione del popolo tedesco all’aggressione dell’Irak per liberare il Kuwait, Kohl aveva ottenuto dal Presidente degli Stati Uniti l’autorizzazione a non inviare in guerra soldati tedeschi,  ma aveva dovuto pagare 6,6 miliardi di dollari agli USA (5) .

Trasformare l’economia civile europea in economia di guerra e preparare le popolazioni alla guerra dichiarata inevitabile contro la Russia (e la Cina): questo infatti è l’obiettivo chiaro e indiscutibile dei signori della guerra, cioè degli  anglosassoni. Il segretario NATO ha già calcolato anche i tempi ( fra i 5 e gli 8 anni, altri governanti hanno nominato cifre analoghe.

Nessuno ha protestato contro questa follia poiché  questo è il destino ed il compito dei vassalli europei. Esponenti di tutti i partiti dell’attuale coalizione governativa tedesca, Verdi in testa per ferocia guerriera, insistono per inviare in Ucraina missili con portata di 500 km per far colpire in profondità il territorio russo, unica illusoria possibilità di evitare la disfatta totale dell’esercito ucraino dei suoi numerosi mercenari stranieri vista la mancanza di soldati locali  (un’intera generazione di ucraini è stata infatti sacrificata, oltre 400 mila secondo le stime degli osservatori militari statunitensi) (6)  e non potendo far rientrare in Ucraina tutti quelli che per loro fortuna hanno scelto in tempo la via dell’ esilio, i guerrafondai pensano di  sconfiggere l’armata russa con armi sempre più letali. Illusione anche questa poiché come tutti gli osservatori internazionali e anche alti militari che furono in passato consiglieri di presidenti USA  dichiarano apertamente, è impossibile fermare l’armata russa che dispone di armamenti nucleari, cosa che i  guerrieri da salotto  dimenticano.


I veri problemi in Germania messi sotto il tappeto 

 I  contadini protestano in tutta Europa ma in particolare in Germania, il governo tedesco in piena crisi e che sente il terreno sfuggirgli sotto i piedi (tutti i partiti dell’attuale coalizione sono in perdita nei sondaggi), per distrarre dalla massiccia protesta dei contadini ha lanciato una campagna mediatica di demonizzazione dell’unico vero partito di opposizione (AfD, Alleanza per la Germania) incitando i cittadini a manifestare contro un fantomatico  “pericolo per la democrazia”  proveniente da una non meglio definita “destra” ma concretamente indicando appunto questo partito presente in parlamento che nei sondaggi risulta in crescita vertiginosa.

Chiunque nutra simpatie per le aspirazioni di quella che fu la “sinistra” dei primi decenni dopo il 1945 (e di cui non è rimasta traccia) e si ricorda della libertà e vivacità del dibattito e confronto politico e culturale di quell’epoca (di cui non rimane che il ricordo) , non trova in un partito come la AfD alcun elemento positivo, né  nell’interesse dei lavoratori e delle classi subalterne né in un’ottica di progresso civile e sociale. C’è soltanto la difesa di privilegi e status quo, con qualche concessione ai più disagiati. Il  programma di questo partito  è conservator – liberale. È vero sì, che di questi tempi questa posizione è già “tutto grasso che cola”  come dicevano i nostri nonni. In verità la AfD era l’unico partito che si era opposto alle misure demenziali e liberticide della psicopandemia ed in particolare all’obbligo vaccinale con una sostanza rivelatasi nel caso più ottimistico perfettamente inutile alle finalità dichiarate (non immunizzava né impediva il contagio). I partiti della coalizione poi andata al governo avevano sì a loro volta promesso altrettanto, ma appena al potere avevano capovolto la loro posizione presentando congiuntamente una legge per imporre l’obbligo vaccinale: il caso (o il buon senso) volle che la loro ipocrita proposta di legge-voltagabbana non venne approvata in parlamento, ironia della storia.  

Dunque il tragico della situazione è che l’unico partito di opposizione vera sia a sua volta poco appetibile e difficilmente giunto al potere potrebbe mantenere nemmeno le poche promesse accettabili: chiunque vada al governo è e rimane  un vassallo di una potenza occupante (7)


 Proteste aizzate dal governo contro gli oppositori ovvero la Stasi rediviva

Ma ciò detto, almeno le apparenze democratiche andrebbero difese e quindi non c’è nulla che giustifichi lo spionaggio al quale i membri di questo partito sono stati sottoposti da parte di un organo chiamato “Verfassungsschutz”, (“Difesa della Costituzione” ), organo teoricamente indipendente ma di fatto e documentatamente agli ordini dell’esecutivo.

Si ripete cioè da parte del potere dominante e delle proprie marionette collocate alle leve politiche di comando la medesima speculare demonizzazione alla quale erano sottoposti coloro che mezzo secolo or sono in Germania si definivano di “sinistra” e che appunto venivano spiati e schedati come pericolosi nemici dell’ Ordine Democratico  (benché come ad es. nel Baden-Württemberg un Presidente si dovette dimettere dopo che venne reso noto che era stato un giudice zelantissimo nel pronunciare condanne a morte nel periodo nazista).  E non si contavano i casi analoghi anche nel resto della Germania. Un sospetto di comunismo non poteva nemmeno lavorare come postino ! 

Interessante notare l’uso vergognosamente di parte del citato  “Verfassungsschutz”,  che invece della Costituzione evidentemente viene usato dal governo per difendere … sè stesso. Anche questa non è una novità : il precedente presidente di questo Organo, Hans-Georg Maaßen, era stato deposto dalla cancelliera Merkel nel 2015 per aver contestato dichiarazioni governative non suffragate dai fatti in materia di immigrazione.

In questi giorni stanno emergendo dettagli sulla campagna mediatica delirante contro il partito  AfD : un incontro privato ma non segreto in un hotel al quale partecipavano esponenti del partito AfD  (ma ancor più numerosi Cristiano Democratici della CDU !!) era stata definita in un articolo della testata “Korrektiv” come una ripetizione della conferenza tenuta al Wannensee del delfino di Hitler, Heydrich per lo sterminio degli ebrei . “Korrektiv” appartiene ad un’ organizzazione ufficialmente finalizzata a combattere le “fake news” e che si dichiara indipendente ma che è invece finanziata con fondi governativi.

Non solo: nei giorni precedenti l’incontro suddetto (novembre 2023) vi era stato, come ora è emerso, anche un incontro dei redattori del citato “Korrektiv” col Cancelliere Scholz.

E siccome nei locali dove si era svolto l’incontro fra politici ed imprenditori da parte appunto dell’Organo per la difesa della Costituzione erano state installate spie per registrare i colloqui , evidentemente per poter nel caso ricattare i partecipanti, appartenenti tutti a partiti di opposizione, a scandalo si aggiunge scandalo e infatti si accavallano le denunce. E per colmare la misura il Presidente della Repubblica tedesca Frank-Walter Steinmeier in un discorso trasmesso a reti unificate dalla TV ha definito pubblicamente  “ratti” i simpatizzanti del citato partito di opposizione.

Infine la ministro degli interni Nancy Faeser (partito socialdemocratico) per non essere da meno ha proposto non solo la schedatura ma anche il blocco dei conti bancari dei simpatizzanti del citato partito d’ opposizione: evidentemente il presidente canadese Trudeau ha fatto scuola congelando i conti bancari dei camionisti che protestavano per le misure liberticide in periodo di pandemia.

Ma come tutti i tentativi disperati di un governo che ha perduto l’appoggio completamente popolare, anche questa mossa autoritaria e liberticida della coalizione governativa tedesca attuale ha sortito l’opposto risultato.

Curiosamente il metodo di spionaggio e demonizzazione di un governo contro le opposizioni  richiama infatti alla memoria il procedere della polizia segreta della ex-Germania comunista, cioè della RDT: se ne sono accorti immediatamente i cittadini della Germania orientale che hanno riconosciuto il metodo loro ben noto fino al 1989 della “Stasi” (Staatssicherheit) cioè dell’apparato repressivo preudocomunista cioè della polizia segreta.  Ed infatti proprio in quelle regioni il partito di opposizione AfD, in mancanza di migliore alternativa, è in forte crescita in tutti i sondaggi.

 

 Noterella finale sugli incollati

 Da notare in questo contesto come tutti i venditori di fumo della “transizione ecologica” e segnatamente i seguaci illusi della cosiddetta “ultima generazione” che amano incollarsi per protestare contro il traffico o imbrattano opere d’arte per garantire l’immutabilità del clima ben si guardino da proferire anche una sola mezza parola contro il riarmo forsennato.

Nelle attuali manovre della NATO ai confini con la Russia  (se non sono provocazioni queste …!) sono coinvolti 90mila soldati, 1.100 veicoli da combattimento, 80 aerei ed elicotteri e 50 navi da guerra: evidentemente se si tratta di preparare la guerra contro la Russia la CO2 non è più un problema.

 La miseria dei tempi che corrono è proprio questa. Esattamente 100 anni or sono moriva Kafka: nei suoi scritti (come in quelli di tanti altri letterati dell’epoca) il dramma attuale dell’umanità era descritto in profondità, ma purtroppo anche la letteratura e non solo la storia è grande maestra ma non ha scolari.

 (Graziano Priotto, Konstanz – Prag) February 2024

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(1) https://www.unsere-zeit.de/der-kapitalismus-traegt-den-krieg-in-sich-wie-die-  wolke-den-regen-44741/

(2) Edward L.Bernais : Cristallizing Public Opinion (1923)   e

    (Id.) : The engineering of Consent (1955)

(3) https://www.zeit.de/politik/deutschland/2010-04/merkel-afghanistan-3

(4) Although they did not contribute any forces, (…) Germany made financial contributions totaling (…) $6.6 billion .  

(5) https://www.dw.com/en/biden-promises-no-nord-stream-2-if-russia-invades-ukraine/a-60684640).

(6) https://infobrics.org/post/39192/

(7) Wolfgang Bittner : Die Eroberung Europas durch die USA (2017)

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