Vaccini ed uranio. La transizione ecologico-energetica servirà a
ricostruire la verginità all' energia nucleare ?
A pensar
male si pecca ma quasi sempre si indovina la verità. Ecco l' ipotesi che
azzardo e perché:
1) che sia in atto un cambiamento climatico di cui le attività
umane sono almeno una delle concause è innegabile ed appare plausibile: in un
paio di secoli dall' inizio della rivoluzione industriale è stata restituita
all' atmosfera CO2, prelevandola da riserve fossili (metano, carbone, petrolio)
formatesi nel corso di milioni di anni dalla trasformazione chimica di
materiale vegetale sepolto: è evidente che una così massiccia ed insensata
dilapidazione di risorse qualche effetto sul clima lo doveva avere (ci si
dovrebbe anzi chiedere perché tali effetti sono ancora così modesti).
2)
per semplificazione ad uso indottrinamento delle masse la causa del mutamento
climatico è stata ridotta alla percentuale di CO2 nell’atmosfera. Che nella
loro fanatica ignoranza i giovani del "Friday for future" considerino
questo gas quasi come un veleno è uno dei misteri dell'insegnamento
della biologia nelle scuole. Infatti è esattamente grazie alla CO2 che
c'è vita sul nostro pianeta. L' aumento della percentuale di CO2 nell'
atmosfera per effetto del consumo di energie fossili non soltanto non è l'
unica n é la maggiore causa del surriscaldamento del pianeta (deforestazione e
crescita dell' urbanizzazione sono le cause maggiori), ma ha paradossalmente
anche effetti positivi sulla crescita delle coltivazioni ad uso alimentare. In
nessun momento dei miliardi di esistenza del nostro pianeta vi è mai stato un
permanente equilibrio ed un clima immutato per lunghi periodi: glaciazioni,
estinzioni di specie e nuova vita si sono succeduti in continuazione. Alcuni cicli
sono stati scoperti solo recentemente (variazioni dell'asse terrestre come
causa delle glaciazioni, teoria di Milankovic´). Certamente per avere la
coscienza tranquilla di essere impegnati a "salvare il clima" è più
facile marinare la scuola al venerdì agitando cartelli nelle piazze e ripetendo
slogan scontati che studiare le complesse basi matematiche di queste teorie, e
la scuola come istituzione ha le sue colpe non lievi se i docenti per timore di
non essere in linea col gregge non presentano almeno questa (ed altre teorie e
spiegazioni) per un critico raffronto con la narrazione proposta dalla
propaganda dei media all'unisono.
3) Il
bilancio ecologico potrebbe essere ovviamente ottenuto riducendo il consumo
delle energie fossili (che comunque saranno esaurite entro uno o due secoli) ,
con la riforestazione e con l'uso di energie non esauribili in tempi
"brevi" (la vita del sole è calcolata ancora in miliardi di anni).
Dunque fotovoltaico ed energia eolica ma anche - e questo non lo dice nessuno -
drastica riduzione dei consumi : a partire dalla "digitalizzazione".
L'internet consuma quasi il doppio dell'energia spesa nei voli civili e forse
non è indispensabile avere telefonini sempre accesi e case con apparecchiature
domestiche collegate ad internet, monopattini e biciclette elettriche e simili
trovate del mercato per i citrulli.
È curioso
notare come le richieste purtroppo vaghe e sgangherate dei giovani si rivolgano
astrattamente contro i governanti con inviti a "fare di più" per il
clima e si limitino quasi esclusivamente alla riduzione di CO2. Mai che si
parli di cambiamento del tipo di sviluppo e di conseguenza della vera necessità
di ridurre drasticamente il consumo di energie fossili per predisporre con
quanto resta prima del loro esaurimento gli strumenti necessari ad utilizzare
le energie cosiddette "rinnovabili" (la fisica insegna che nessuna
energia è rinnovabile, ma sorvoliamo). No, i giovani sono invece mandati nelle
piazze dalla propaganda per ben altri scopi: se protestano contro il clima non
si accorgono degli altri veri problemi e soprattutto di chi sono i veri nemici
dei lavoratori e dell'umanità, infatti mai una parola dei difensori del clima
contro la produzione di armi e le ingiustizie sociali.
Ma quale
sarà dunque l'operazione più probabile dell’oligrchia industrial-finanziaria,
quella che decide quali marionette piazzare al potere nei vari Paesi del
mondo, per "cambiare tutto
affinché tutto resti come prima" ?
La
risposta è semplice: nel sistema capitalistico ogni decisione è assoggettata al
profitto. Nelle condizioni attuali la rinuncia allo sfruttamento insensato
delle energie fossili è impensabile senza una compensazione dei profitti
perduti che tale strategia comporterebbe (una riduzione dei consumi come auto,
crociere e aviazione civile condurrebbe al crolli dell' economia
capitalistica). Serve dunque un' energia apparentemente "pulita", e
questa sarebbe appunto quella nucleare.
Ma come
convincere le popolazioni che questa è la soluzione e che i rischi sono non
soltanto "controllabili" ma addirittura evitabili ?
Ebbene,
una strategia sicura c’è, e questo spiega in larga parte il fenomeno
"Greta", l' icona mediatica scelta dall' oligarchia che domina l'
economia mondiale, invitata a Davos a fare la morale ai potenti della terra che
sicuramente a recita finita si saranno sbellicati dalle risa pensando a come è
stato facile minchionare lei e le masse giovanili.
Esattamente
i giovani erano e restano l’obiettivo dei persuasori - nemmeno più tanto
occulti come in passato - poiché la maggiore istruzione e facilità di
informazione non ha favorito le capacità critiche ma piuttosto lo spirito di
gregge e - ciò che è peggio e più preoccupante – il timore di
esprimere pareri dissenzienti e di essere emarginati se non diffamati.
a) „reductio ad CO2” : ridurre e
concentrare l’attenzione delle masse su un unico punto esattamente come si è
fatto per il Covid 19. Un qualcosa che non si vede ma ci può
essere ovunque, che è intorno a noi ed al quale non possiamo sfuggire se non
con sacrifici e rinunce. Analogamente
è facile da utilizzare l’aumento di C02 nell’atmosfera come strumento del
terrore climatico, un argomento pratico poiché, così come le più o meno letali
epidemie influenzali annuali, si presta ad essere ingigantito alla bisogna: nel
caso del clima non mancano inondazioni, lunghi periodi di siccità, uragani
devastanti ecc. che ci sono sempre stati, ma che si possono presentare come
nuovi pericoli o di gravità mai vista in precedenza, esattamente come le
epidemie.
b) La gente e soprattutto le masse hanno memoria
corta e la paura fa il resto. Come nel caso del Covid19, basta poi presentare
una "soluzione" magari non del tutto sicura, importante che sia
l’unica, come appunto il vaccino. Anche se non ancora sperimentata e
collaudata fino in fondo, questa soluzione verrà accettata dalla gente a
braccia aperte pur di uscire dall' incubo tenuto ovviamente vivo e onnipresente
con opportuna propaganda, non importa se falsata. “Fake news” sono ormai
soltanto le notizie che contrastano la narrazione ufficiale. In passato si
usava discriminare il vero dal falso attraverso il confronto, la dialettica.
Ora in assenza di confronto e dibattito, la verità da credere senza discutere è
quella propongono i governanti e diffondono la stampa ed i media loro asserviti
La gente dominata la paura non va per il sottile
né coi numeri né con la logica. Il vaccino non impedisce il contagio né
la sua trasmissione ? Non importa, conferisce una sensazione di
sicurezza. Può causare gravi effetti collaterali o anche la morte ? Non
importa, sono pochi casi. Parimenti
lo sfruttamento dell’energia nucleare non è notoriamente e provatamente sicurissima
(Cernobil, Fukushima, ecc.): ma sono casi limitati e che non si ripeteranno.
Nel nostro
caso il clima sarà dunque “salvato” ...dal nucleare "sicuro".
Restano
certo ancora non pochi dubbi e resistenze contro questa narrazione, esattamente
come nei confronti del vaccino come unica soluzione per fermare una
pandemia.
Ma il
sistema capitalistico va notoriamente sul sicuro, altrimenti non sarebbe
sopravvissuto fino ad oggi, mutando continuamente per adeguarsi ai tempi.
Per far
accettare il ritorno all' energia nucleare serve dunque anche un altro stimolo:
l' aumento dei costi dell' energia fossile, ed infatti è esattamente ciò che
sta succedendo attualmente. Toccando il portafoglio alla gente è facile
convincere la maggioranza ad accettare anche ciò che altrimenti verrebbe a
ragione rifiutato: un pericolo futuro non fa mai altrettanto male che un danno
immediato come il pericolo di restare al freddo o spendere molto di più per
poter viaggiare o riscaldarsi.
Anche
questo aumento dei costi dell’energia fossile (gas e petrolio in particolare)
non è casuale e nemmeno spiegabile con motivazioni tecniche: due anni quasi di
riduzione della domanda avrebbero dovuto far crescere enormemente le riserve e
la conseguenza logica sarebbe un crollo dei prezzi. Che essi invece schizzino
verso l’alto è evidentemente effetto di un piano congegnato – e non
occultamente ma sotto gli occhi di tutti - da coloro che traggono
profitti dall’energia fossile. Esattamente così come gli azionisti delle ditte
farmaceutiche produttrici di vaccini, dopo qualche oscillazione iniziale, hanno
raccolto profitti incredibili, pur avendo tutti gli Stati ridotto gli
investimenti nei rispettivi sistemi sanitari. Una contraddizione solo
apparente: ridurre il numero dei posti letto e del personale e, chiudere
ospedali torna alla fine utile a chi produce medicinali e soprattutto delle
ditte che producono farmaci molto più costosi ma divenuti indispensabili
dal momento che la medicina di base trascura le cure tradizionali
utilizzando i medicinali esistenti a buon mercato.